La rassegna

Sanremo, la scrittrice Cristina Dell’Acqua protagonista del primo incontro di “Cervo in blu…d’inchiostro” al Palafiori

Ha presentato il suo libro "Una spa per l'anima"

Palafiori

Sanremo. Sabato 11 gennaio si è tenuto il primo incontro al Palafiori di “Cervo in blu…d’inchiostro” con Cristina Dell’Acqua, per presentare il suo libro “Una spa per l’anima”.

Questo incontro è stato dedicato e organizzato anche in vista della giornata dei licei classici e ha visto l’intervento di Simona Raimondo, della professoressa Francesca Rotta Gentile, dell’assessore Eugenio Nocita e del preside del liceo G.D Cassini Claudio Valleggi.

Inoltre alcuni degli studenti del liceo Cassini, Noemi Fontana, Paolo Sabatini e Lorenzo Ansaldi hanno accompagnato
l’intervista con diversi interventi musicali. Cristina Dell’ Acqua, laureata in greco all’ Università degli studi di Milano, docente di latino e greco e vicepresidente del Collegio San Carlo di Milano, è la persona più adatta per parlare di cultura classica e di liceo classico, in un periodo storico in cui gli studi classici vengono spesso bollati come vecchi e inutili.

La scrittrice è stata intervistata dalla professoressa Patrizia Milanese. Nel suo libro l’autrice spiega come poter applicare nella vita di tutti giorni i classici greci e latini e come questi possano essere appunto una spa per l’anima.

Sono stati fondamentali nel discorso i concetti di attenzione, passione e persuasione: l’attenzione al palpitare delle parole, greche e latine, alla parole italiane per tradurle, ma attenzione ai sentimenti, soprattutto dei suoi allievi e ai loro modi di comunicare; la passione per i classici, per i ragazzi, per l’insegnamento, per la scrittura; la persuasione, perché le passioni vanno seguite, per “far uscire l’eroe che è in noi”.

La scrittrice ha poi trattato alcuni episodi della mitologia tra cui il mito di Prometeo, inoltre il concetto di bellezza nell’antichità, che aveva un significato molto più profondo di quello odierno, quello di ordine, ma anche l’importanza dell’uso delle parole nel greco e nel latino e come queste si applichino al modo di comunicare moderno. È stata poi analizzata la figura di Alcesti, come simbolo di “fedeltà al suo modo di essere”. L’intervista si è poi conclusa con i numerosi interventi dei ragazzi del liceo rivolti all’autrice.

commenta