L'analisi

Elezioni regionali 2020, il centrodestra sfiora il 50 per cento. Il centrosinistra insegue

"Cambiamo" di Toti terza forza politica

Imperia. La Lega perde un punto percentuale sulla scia di un leggerissimo calo che rispecchia l’andamento nazionale e si attesta al 26 per cento. Cresce di tre punti il Pd, che raggiunge il 23 per cento; mentre “Cambiamo“, la formazione di Giovanni Toti, è al 9 per cento, testa a testa con Fratelli d’Italia. E’ questa la situazione del mese di dicembre, fotografata in esclusiva per Riviera24 dal Super Indice Regionale di Opimedia Consulting, di una Liguria che si prepara alle elezioni per rinnovare il governo regionale.

Il SIR (modello statistico elaborato ogni 15 giorni su base regionale da Opimedia) fornisce l’andamento del consenso dei principali partiti e delle coalizioni nella regione di riferimento, e mostra, nel caso specifico, come i partiti del centrodestra (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Cambiamo) insieme guadagnano quasi il 50 per cento delle preferenze dei liguri, mentre il centrosinistra dei Dem con Sinistra, Verdi e Italia Viva, segue al 32 per cento. Il M5s conquista il terzo posto con il 13% dopo i consistenti cali estivi, con un flusso in uscita che, probabilmente, avvantaggia il centrosinistra.

Indice Regionali 2020

Secondo l’analisi di Opimedia, il cui dato finale è il risultato prodotto da modelli matematici che combinano i dati storici su base locale con gli indici ricavati da tutti i sondaggi elettorali degli ultimi 15 giorni, nel mese di dicembre si registra infatti un recupero parziale in particolare del Pd.  Ciò, anche in assenza di una valutazione più precisa di un eventuale partito delle “Sardine”, che al momento potrebbe avere portato benefici indiretti ai Democratici.

Non brilla in Liguria “Italia Viva” di Renzi, leggermente al di sotto della media nazionale con il 4,1%, mentre si inserisce per la prima volta il partito di Calenda “Azione” per ora stimato – in assenza di leader locali – all’1%.

Nel complesso, si tratta di spostamenti che al momento non portano a significativi travasi tra le diverse aree politiche, aree di riferimento politico che vedono prevalere significativamente il centro destra.

Tra le formazioni minori da valutare e non conteggiate singolarmente (anche perché maggiormente capaci di mobilitarsi a livello locale con i candidati locali) l’area dei Popolari e e quella dell’estrema destra che appare però tradizionalmente indebolita in prossimità delle elezioni amministrative.

A pesare, come sempre, sarà il giudizio dell’elettorato alle singole figure dei candidati alla presidenza della Regione Liguria: un fattore capace, quest’ultimo, di incidere significativamente sul risultato delle singole coalizioni e dunque sull’esito finale del confronto elettorale. Non appena i nomi dei candidati saranno ufficializzati, anche questo fattore contribuirà ad un posizionamento più radicato dell’elettorato. Al momento, l’unica certezza, è che in campo ci sarà l’attuale governatore ligure, Giovanni Toti, che tenterà di bissare il successo della tornata elettorale del 2015.

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