Nutrinform battery

Coldiretti: «Contro modelli fuorvianti l’etichetta a batteria salva le eccellenze “Made in Liguria”»

«Per difendere l’olio e tutte le produzioni liguri evitare etichettature discriminatorie e incomplete»

riviera24 - Prodotti liguri
- Foto d'Archivio

Genova. «L’etichetta a batteria salva il Made in Italy dagli attacchi del nutriscore francese e dei semafori inglesi che penalizzano la dieta mediterranea e le grandi produzioni di qualità Dop e Igp italiane, tra cui l’olio extravergine ligure, prodotto simbolo del territorio che rischia di venir sorpassate nella scelta del consumatore da prodotti industriali, magari neanche consigliati per avere dieta sana».

E’ quanto afferma Coldiretti Liguria nel commentare positivamente la notifica alla Commissione europea del decreto interministeriale (Sviluppo Economico, Salute, Politiche Agricole) relativo a un sistema di etichettatura nutrizionale alternativa al modello che si sta diffondendo nei paesi del nord Europa. L’etichetta nutrizionale dei prodotti alimentari a batteria – denominato Nutrinform Battery – non attribuisce presunti “patentini di salubrità” ad un alimento ma soprattutto esclude i prodotti a marchio IGP e DOP per le specifiche caratteristiche di eccellenza evitando così il rischio di confondere il consumatore con ulteriori segni distintivi in etichetta.

Le etichette nutrizionali che rischiano di affermarsi nell’Unione Europea sono dei sistemi fuorvianti, discriminatori ed incompleti che finiscono per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali che da secoli sono presenti sulle tavole per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta.

«È inaccettabile – affermano il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il delegato confederale Bruno Rivarossa – spacciare per tutela del consumatore un sistema che cerca invece di influenzarlo nei suoi comportamenti, orientandolo a preferire prodotti di minore qualità anche perché l’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera, come prevede la proposta italiana del sistema a batteria, che prende in considerazione la porzione e il fabbisogno energetico.

Quella a batteria non è quindi una etichettatura penalizzante, non dà patenti di buono o cattivo, ma semplicemente informa come è giusto che sia, in maniera chiara e completa. È indispensabile che tale etichettatura venga presa in considerazione anche all’Estero per evitare, che si promuovano ad esempio bevande gassate con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea».

commenta