La riunione

I sindaci del Ponente compatti: «Dalla Regione un impegno concreto per le infrastrutture»

Dopo il maltempo, giovedì pomeriggio il vertice con Toti. «La società concessionaria delle autostrade finanzi un Piano di marketing»

Imperia. E’ un fronte dei sindaci unito e compatto quello che è scaturito dal vertice che si è tenuto oggi nella sala consiliare della Provincia alla presenza del prefetto Alberto Intini 

E’ emersa la volontà da parte dei primi cittadini di creare un fronte comune a difesa del territorio con un elenco di richieste, in particolare dal punto di vista delle carenze infrastrutturali,  che sarà sottoposto al presidente della Regione Giovanni Toti dopodomani  alle 15 in occasione dell’incontro previsto per oggi e rinviato a causa delle emergenze in corso.

Ai concessionari delle autostrade, sarà chiesto di finanziare un piano di marketing per informare i potenziali clienti del Nord Europa e italiani che venire in Liguria non è pericoloso, altrimenti partirà un class action.

I sindaci di Sanremo Alberto Biancheri, di Imperia Claudio Scajola, di Taggia Mario Conio, di Diano Marina Giacomo Chiappori di Riva Ligure Giorgio Giuffra e di Ventimiglia Gaetano Scullino, di Pieve di Teco Alessandro Alessandri  si sono fatti portavoce delle rivendicazioni che va dalla richiesta della bretella AlbengaCarcarePredosa al raddoppio ferroviario, alla conclusione dell’Aurelia bis, dalla Statale 28 alla ArmoCantarana.

Il Piano, accompagnato da una relazione sui danni patiti dai singoli comuni, sarà redatto dal sindaco di Cesio ed ex presidente d della provincia Fabio Natta ed approvato dalla assemblea dei primi cittadini.

E’ stata chiamata in causa anche la ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli. «Si cercherà -ha detto Scajoladi farla venire a Imperia, in modo che si renda conto di persona della situazione».

Il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri ha sottolineato: «Non poteva non esserci una forte preoccupazione da parte di tutti noi per quello che sta succedendo che è qualcosa di incredibile. Siamo totalmente isolati, c’è bisogno di unità e di capire dove si vuole andare. E’ a rischio tutta la provincia di Imperia, il turismo e di conseguenza la sua economia».

«La nostra economia è turistica, agroalimentare e florovivaistica, questa economia ha bisogno di vie di collegamento. Le infrastrutture nel nostro territorio sono ferme da 10 anni.  Noi chiediamo che lo Stato colga che ci vuole un piano infrastrutturale straordinario per questo territorio e che la Regione lo metta tra le sue priorità. Ci muoviamo su due linee ogni comune esporrà i suoi danni, poi ci vuole un discorso di programmazione. L’economia di Savona e Imperia è molto forte nel Pil della regione, altrimenti vengono fuori proposte di referendum per collegarci con la provincia di Cuneo e col Piemonte», ha sottolineato il primo cittadino del capoluogo.

«Rinunciamo a fare la class action nei confronti del concessionario autostradale -ha dichiarato il sindaco di Riva Ligure Giorgio Giuffra –  ma solo nei confronti di un Piano di marketing che non siano 4 noccioline. Bisogna fare una programmazione di comunicazione e chiediamo allo stesso concessionario di intervenire per bloccare le fake news, purché come ci auguriamo siano tali che circolano sui social sulla sicurezza di punti e viadotti,  anche con azioni legali».

Il primo cittadino di Ventimiglia Gaetano Scullino: «Abbiamo bisogno che i media non ci abbandonino, che si faccia saper che la riviera è in ginocchio. abbiamo provato in ogni modo a far capire che la nostra economia langue. Ventimiglia ha possibilità di sviluppo enormi, però non possiamo sviluppare la zona franco-urbana perché le ferrovie non hanno ancora sdemanializzato il territorio. Ci sono 20mila posti di lavoro in ballo, mi auguro che la Regione guardi a Ponente».

«I nostri albergatori da ieri sera – ha commentato il sindaco di Taggia Mario Coniosono stati messi furi mercato, perché si possono raggiungere con facilità altri realtà e non il Ponente. Questa provincia è destinata a morire, non c’è tempo da perdere. I danni cominceremo a sentirli tra 10 giorni al momento delle prenotazioni natalizie servono interventi a breve, medio e lungo termine.  Un imperiese che vuole raggiungere Milano con l’unico mezzo che c’è rimasto ci mette 4 ore. abbiamo avuto un ridimensionamento drastico dei servizi ferroviari e dei collegamenti. Taggia non ha neanche più una biglietteria».

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