Il caso

Sanremo, bufera sul Premio Tenco. La famiglia del cantautore si dissocia dalla «deriva commerciale»

Comunicato stampa al vetriolo contro gli organizzatori della rassegna

Sanremo. Bufera sul Premio Tenco 2019. Al poche ore della conferenza stampa di lancio prevista per questa mattina alle 12 a Palazzo Bellevue, la famiglia del cantautore interviene duramente su quella che viene definita una deriva commerciale della manifestazione, dissociandosi dal nuovo corso intrapreso nelle ultime edizioni. Nelle parole, messe nero su bianco dell’addetto stampa Michele Piacentini a nome dei Tenco, sul portale online lesartistes.it, vengono riprese alcune delle motivazioni che avevano portato, nel febbraio del 2017, a una “drammatica assemblea” del direttivo nella quale Enrico De Angelis (ex direttore artistico), Ersilia Ferrante e Annnino La Posta avevano rassegnano le dimissioni, lasciando nelle mani del legale rappresentante Nino Imperatore il futuro della rassegna.

«In riferimento alle segnalazioni ricevute nei giorni passati e alle informazioni raccolte, a malincuore ci troviamo a dover esternare il nostro dissenso su parte dei significati della prossima edizione del Premio Tenco che ci obbligano a dissociarci dall’organizzazione del “Tenco 2019” , spiega Piacentini.

L’accostamento del Premio Tenco, anche attraverso il titolo di questa edizione “Dove vola la colomba bianca”, ad altri festival musicali che nella maggior parte dei casi hanno interessi commerciali rappresenta uno snaturamento inconcepibile ed in contrasto con le ragioni per le quali fu istituito. La distorsione della storia del “cantautorato” diffusa addirittura da chi dovrebbe rappresentare il “Tenco 2019” evidenzia interessi ben lontani da quelli perseguiti per decenni dal Premio Tenco. La partecipazione di artisti ospiti che “non conoscono il mondo dei Cantautori”, specialmente qualora venissero incaricati di interpretare la sigla di apertura della rassegna, appare come una forma di pubblicità per costoro e fa perdere la storica funzione di riconoscimento culturale per coloro che invece creano canzoni di spessore. L’organizzazione degli eventi collaterali che nulla hanno a che fare con il mondo della canzone d’autore, ma che sfruttano il nome Tenco per dare risalto a momenti dedicati all’“AperiTenco” o alla “MovidaTenco”, tende a trasformare l’importante significato del Premio Tenco in un banale circo-spettacolo in cui tentano di trovare visibilità quelle persone e quelle aziende appartenenti a mondi piuttosto lontani da quello della canzone.

Sorvolando per ora su altri dettagli che intossicano la bontà del Premio Tenco, riteniamo che questa edizione, così come è stata presentata, non possa rappresentare pienamente i sani valori e gli importanti obiettivi per cui fu creato e poiché tutto ciò sta accadendo in un momento di transizione per questo Club, che sta operando in un periodo di non autorizzato utilizzo del nome Tenco per avvenuto decadimento dell’atto di delega, non possiamo nascondere il nostro grande dispiacere ma soprattutto la nostra enorme preoccupazione per l’indirizzo commerciale e pubblicitario, a discapito dei valori storici, che questo “Tenco 2019” sta inseguendo.

Crediamo quindi assolutamente necessario che venga immediatamente ritrovata l’identità culturale che in passato ha contraddistinto il Premio Tenco da tutte le altre manifestazioni musicali e auspichiamo che venga recuperata la funzione originale di ricerca e scoperta di talentuosi cantautori, filosofia abbracciata da numerosi prestigiosi artisti alcuni dei quali sono presenti anche in questa edizione, in rispetto dei sacrifici di tutte quelle persone che hanno capito e poi diffuso gli alti valori umani e sociali per cui si batteva Luigi Tenco».

 

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