Il volume

“Il portiere di Astrachan’. Voli e cadute di Rinat Dasaev”, l’ultimo libro del sanremese Romano Lupi

E' il quarto libro sul calcio sovietico

riviera24 - Il portiere di Astrachan'. Voli e cadute di Rinat Dasaev

Sanremo. Esce l’ultimo libro del sanremese Romano Lupi. Si tratta de “Il portiere di Astrachan’. Voli e cadute di Rinat Dasaev” (Fila 37, Roma). Il volume è distribuito su tutto il territorio nazionale.

Sabato 9 giugno 1990. Allo stadio “San Nicola” di Bari si è appena conclusa la seconda partita dei Mondiali col successo della Romania sull’Unione Sovietica per 2-0. Nella conferenza stampa che segue, il Ct dei vinti Valerij Lobanovskij addita come principale responsabile della sconfitta Rinat Dasaev, non impeccabile specie in occasione della prima delle due reti segnate da Marius Lăcătuș. Dichiarazioni forti che sembrano preconizzare la fine di un ciclo. Così sarà.

Il 13 giugno, nel giorno del suo trentatreesimo compleanno e, soprattutto, dell’incontro a Napoli fra l’URSS e l’Argentina di Maradona, Dasaev si accomoderà in panchina. Colui che, soltanto due anni prima, era stato eletto “Miglior portiere al mondo”, colui che aveva indossato più che onorevolmente i gradi di capitano della nazionale di calcio, colui che era stato designato da più parti erede del leggendario Lev Jašin… non giocherà più. E non soltanto in nazionale.

Durante la perestrojka era stato tra i primi calciatori sovietici a ottenere l’espatrio dal Cremlino ma, a poco meno di due anni da quella partenza, anche quell’esperienza oltrecortina a difesa dei pali del Siviglia sta per concludersi. Trascorrerà, infatti, tutta la stagione 90/91 in tribuna. E come non bastasse, pochi giorni prima del golpe d’agosto del 1991 che decreterà la fine dell’URSS, un incidente in macchina sancirà la fine della sua carriera.

Quell’Unione Sovietica-Romania giocata sotto il solleone pugliese, oltre ad essere la prima partita in cui la nazionale con la falce e martello all’altezza del cuore ha giocato senza la sigla CCCP sul petto, resterà l’ultima gara ufficiale di Rinat Dasaev. La parabola discendente della carriera del portiere nato ad Astrachan’ il 13 giugno 1957 sembra rappresentare anche la fine di uno stato, di un mondo, di un’epoca.

Romano Lupi, nato a Sanremo il 6 dicembre 1974, giornalista pubblicista. Dopo “Futbolstrojka. Il calcio sovietico negli anni della Perestrojka” (Fila 37), “Jašin. Vita di un portiere” (il melangolo) e “Šostakovič. Note sul calcio” (il melangolo) si tratta del quarto libro dello scrittore sanremese avente come argomento il calcio sovietico.

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