Il caso

Imperia, Giulio Romei (Federmoto) risponde alle polemiche: «Motociclisti essenziali per la prevenzione incendi» fotogallery

Danilo Benza, presidente Moto Club Sanremo: «Quattro club imperiesi sul campo per un totale di 40 persone hanno collaborato coi carabinieri forestali»

Imperia. «Siamo visti come Enti di promozione sportiva ma svolgiamo anche un ruolo  di rilevanza ambientale significativo». Giulio Romei presidente regionale della federazione motociclistica italiana esordisce con queste parole nella conferenza stampa organizzata presso la sede del Coni di Imperia. Obiettivo spegnere le polemiche relative ai presunti danni che gare (e scorribande), soprattutto nell’entroterra possono causare all’ambiente i moticiclisti.

«Con le attività che vengono svolte dal punto di vista sportivo e amatoriale i nostri associati restituiscono a 1.400 kilometri di sentieri all’utilizzo della comunità, perché viene fatta la preparazione prima della gara, dopo la gara o per le escursioni moto alpinistiche che vengono gestite sul territorio. Oltre a questa partita, in particolare nella provincia di Imperia scelta come terreno di un progetto pilota specifico ha garantito un contenimento degli incendi. Dove siamo intervenuti noi gli incendi non li hanno visti perché il motociclista è in grado di spostarsi sul territorio più velocemente e  pur facendo un minimo di rumore tiene anche lontani i soggetti che si comportano male», sottolinea Romei.

Danilo Benza, presidente Moto Club Sanremo: «Quest’anno oltre a organizzare le manifestazioni, abbiamo  svolto servizio anti incendio ogni fine settimana. Due persone al sabato e due alla domenica operavano su tutto il territorio e sui sentieri per verificare eventuali fuoco e fumi e contattare poi il 112, per un un totale di circa 40 persone per i4 club imperiesi».

 

commenta