Imperia, accusato di aver violentato la figlia, in aula si difende: «Certe cose mi fa schifo solo sentirle»

«Piuttosto di fare del male ai miei figli mi ucciderei»
Imperia. «A me queste cose mi fa schifo solo sentirle». Ha negato ogni accusa G.G., 41 anni, finito sul banco degli imputati nel processo in cui è accusato di aver abusato sessualmente della figlia, all’epoca dei fatti una bimba di 6 anni, durante una vacanza a Riva Ligure nel luglio del 2014. Al termine dell’audizione dei testi dell’accusa, sostenta dal pubblico ministero Paola Marrali, e della difesa, l’uomo ha risposto alle domande del proprio legale e a quelle formulate dal collegio giudicante, presieduto dal giudice Donatella Aschero. Si è chiusa così, con l’esame dell’imputato, l’istruttoria dibattimentale del processo, dopo che il 10 settembre scorso erano sfilati in aula i primi testi del pm, tra cui la mamma e la nonna della piccola, entrambe residenti nel cuneese così come anche la presunta vittima e il padre.
L’uomo è stato un fiume in piena. Ha raccontato l’inizio della relazione con l’ex compagna, dalla quale ha avuto due figli, e poi la fine della storia, dovuta «all’assillante presenza dei genitori di lei in casa nostra», ha detto. «Dei miei figli mi sono sempre occupato – ha aggiunto – Ho sempre voluto avere figli. Da quasi cinque anni, dopo quella vacanza, non me li fanno più vedere. Ma io ho solo chiesto di poter essere padre e fare il padre».
Il quarantunenne ha riferito al tribunale collegiale di aver visto i figli prima dell’udienza del 10 settembre, dopo 4 anni e mezzo: «Mio figlio mi è corso incontro, dicendo ‘papà, papà’ e saltandomi in braccio. Anche mia figlia (la presunta vittima, ndr) si stava per avvicinare, poi il padre della mia ex l’ha trattenuta e mi ha detto di sparire. Così ho fatto».
«Papà mi ha fatto male, ha fatto una cosa brutta», «Io e papà abbiamo un segreto». Per le frasi che la bambina avrebbe pronunciato davanti a mamma e nonna, il genitore non sa darsi una spiegazione. «Magari ha sentito qualcosa, o visto qualcosa da altri. Io so solo che piuttosto di fare del male ai miei figli mi ucciderei. Morirei se sapessi che qualcuno ha fatto loro del mare», ha detto infine l’imputato.
Il processo si riaggiornerà il 29 ottobre, giorno in cui sono attese discussione e sentenza.