Dopo Sanremo anche Taggia vuole dare una municipalizzata a Rivieracqua

Su entrambe le scelte grava la spada di Damocle della decisione, attesa per il prossimo 10 settembre, del tribunale di Imperia sulla sostenibilità o meno del piano concordatario
Taggia. Anche il Comune tabiese fa la sua parte nel salvataggio di Rivieraqua. La società pubblica consortile, al momento l’unico ente titolato a gestire il servizio idrico integrato in provincia, è sull’orlo del fallimento. Per salvarla, ieri sera, l’assise matuziana ha espresso l’intenzione di conferire il ramo idrico di Amaie Spa (municipalizzata sanremese) a Rivieracqua.
Lunedì prossimo 9 settembre, il consiglio comunale taggiasco, convocato urgente per quella data alle 18, sembra intenzionato a seguire le orme della sua controparte della Città dei Fiori. L’unico punto all’ordine del giorno infatti recita quanto segue: “Rivieracqua s.c.p.a. – presa d’atto delle linee guida di piano concordatario – atto di indirizzo in merito al conferimento del ramo aziendale “Se.Com.” spa in “Rivieracqua scpa” – approvazione statuto della società “Rivieracqua” e relativi allegati – trasformazione di “Rivieracqua” s.c.p.a in società per azioni”.
La Se.Com., che è sostanzialmente la corrispettiva di Amaie per i Comuni di Taggia e Riva Ligure, si occupa del ramo depurazione. Su entrambe le scelte (sanremese e tabiese) di conferire municipalizzate a Rivieracqua, grava la spada di Damocle della decisione, attesa per il prossimo 10 settembre, del tribunale di Imperia sulla sostenibilità o meno del piano concordatario.