7 settembre

Torna a Ventimiglia la festa per la Madonna di Polsi

Organizzata dal Comitato Feste di Antonio Versace

Ventimiglia. Si svolgeranno a partire dalle 18 di sabato 7 settembre, nel centro storico di Ventimiglia, i festeggiamenti per celebrare la Madonna di Polsi. Una festa della tradizione calabrese, organizzata per la prima volta nella città di confine nel 2016, in quell’occasione nella parrocchia di San Secondo, dal Comitato Feste e dal suo presidente Antonio Versace.

Quest’anno, così come nel biennio precedente, la festa sarà nel cuore della città alta. Dopo la Santa Messa, alle 18, officiata dal parroco don Thomas Le Bourhis nella chiesa di San Michele, una lunga processione, con la statua della Madonna di Polsi, attraverserà le vie del centro storico con il seguente percorso: partenza dalla chiesa di San Michele, via Piemonte, via Giudici, piazza della cattedrale (con breve sosta per una preghiera), via Garibaldi, piazzetta Funtanin (porta Nizza) con breve sosta per una preghiera, via Garibaldi fino all’antica fontana, via Piemonte, ritorno in chiesa di San Michele con benedizione finale.

Alle 20, poi, nella piazzetta antistante la chiesa, ci sarà un momento conviviale, con una festa per tutti i fedeli e i partecipanti.

La tradizione. Il santuario della Madonna di Polsi (noto anche come santuario della Madonna della Montagna, in dialetto reggino A Madonna dâ Muntagna) è un santuario mariano situato presso la frazione di Polsi del comune di San Luca, in provincia di Reggio Calabria.

Sulla Madonna di Polsi si raccontano molte leggende. Una di queste vuole che nel IX secolo alcuni monaci bizantini si spinsero nel cuore dell’Aspromonte, ai piedi di Montalto, dove fondarono una piccola colonia e una chiesa. Ma forse a causa dell’estremo disagio dovuto alla lontananza con i più vicini villaggi, il sito fu poi abbandonato. Un’altra leggenda, diffusissima, racconta che nell’XI secolo un pastore di nome Italiano, oriundo della cittadina di Santa Cristina d’Aspromonte, intento a cercare un toro che aveva smarrito in località Nardello, vide l’animale che dissotterrava una croce di ferro; gli apparve quindi la Beata Vergine col Bambino che disse: «Voglio che si erga una chiesa per diffondere le mie grazie sopra tutti i devoti che qui verranno a visitarmi». Tutt’oggi all’interno del santuario vengono conservate la statua della Madonna della Montagna di Polsi, scultura in tufo di notevole bellezza e lucentezza, la Santa Croce e vari cimeli tra i quali la bara del principino di Roccella.

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