A ruota libera

Scrittore, agitatore culturale e opinionista politico. Faccia a faccia con il ventimigliese Roberto Vallepiano

E' l'autore, tra gli altri libri, di "Ufficio Sinistri. Il buco nero in cui è scomparsa la sinistra"

Sanremo. Riviera 24 incontra il giovane scrittore ventimigliese, opinionista politico e agitatore culturale Roberto Vallepiano.

Si autodefinisce comunista ed ha al suo attivo circa 400 presentazioni dei suoi libri in Italia, Europa e America Latina. Ha ricevuto svariati premi e riconoscimenti sia a Cuba che nella Repubblica Socialista del Vietnam. Negli studi della nostra redazione ci racconta del suo ultimo libro “I Figli del Vulcano”, ambientato in Guatemala, che narra l’epopea di resistenza e le scintille rivoluzionarie del Centroamerica. Un libro che ha un filo rosso narrativo con l’altra sua opera “Cuba. Geografia del desiderio”.

Il suo precedente libro “Ufficio Sinistri. Il buco nero in cui è scomparsa la sinistra” ha suscitato un vespaio di polemiche diventando un vero e proprio caso politico e letterario. La pagina facebook del libro si è trasformata in una piccola community con un seguito di oltre 24.000 affezionati lettori.

Partendo proprio dagli ultimi casi della cronaca locale (l’operazione Patroclo della Gdf), si è parlato a tutto campo con Vallepiano di immigrazione, di imperialismo, del collegamento tra questo e le guerre scatenate contro la Libia di Gheddafi e la Siria di Assad, di come il comunismo non c’entri niente con il Partito Democratico e della doppia morale della sinistra e della destra.

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