Maxi piantagione di marijuana a Vallebona, è libero con l’obbligo di firma Maximiliano Burgisi





Oggi la convalida dell’arresto
Vallebona. E’ libero, in attesa di processo, con l’obbligo di firma Maximiliano Burgisi, il cinquantenne arrestato dalla polizia sabato scorso 10 agosto. Oggi il provvedimento è stato confermato per l’accusa di il reato di coltivazione, produzione e detenzione di sostanza stupefacente al fine di farne commercio. In una campagna di sua proprietà era stata infatti scoperta dagli agenti una maxi-piantagione di marijuana, composta da circa 380 piante.
Il peso finale delle piante in sequestro è ingente e avrebbe potuto fruttare alcuni chilogrammi di marijuana, una quantità che, ceduta al dettaglio sul mercato del consumatore finale, avrebbe consentito un cospicuo introito stimato in migliaia di euro.
L’uomo, preso alla sprovvista dagli agenti non aveva potuto evitare anche il rinvenimento e il sequestro di oltre 50 grammi di hashish che aveva nascosto all’interno di una calza nel comodino della camera da letto. Nell’abitazione i poliziotti hanno trovato anche una bilancia di precisione e un centinaio di buste in plastica trasparente utilizzate per la preparazione delle dosi. Un’ulteriore azione investigativa ha consentito, contemporaneamente, di trovare in possesso di sei piante di marijuana il fratello dell’arrestato.
E’ stato denunciato alla Procura della Repubblica di Imperia per lo stesso reato. Burgisi, che era ristretto ai domiciliari, è comparso stamane in tribunale a Imperia, difeso dall’avvocato Luca Ritzu, davanti al Gip Laura Bonsignorio. Il Pm Luca Scorza Azzarà aveva chiesto la misura cautelare del carcere.