L'addio

Imperia, una sinistra commossa ha dato l’ultimo saluto all’ex sindaco Torelli

A ricordare l'onorevole scomparso lunedì è stato Giovanni Rainisio, presidente istituto storico della resistenza

funerali torelli

Imperia. Si svolti questo pomeriggio in forma civile nel cimitero di Oneglia i funerali di Giuseppe Mauro Torelli, sindaco comunista del capoluogo nel 1975 e parlamentare per due legislature dal 1983. La bara dell’onorevole è stata accolta da una folta rappresentanza della sinistra imperiese. A ricordare l’ex primo cittadino è stato Giovanni Rainisio, presidente istituto storico della resistenza che ha tenuto un’orazione. Presente anche il sindaco Claudio Scajola.

Il giornalista imperiese Franco Bianchi, nel suo volume “Imperia 80” dedicato alla storia amministrativa della città pubblicato per l’ottantesimo compleanno di Imperia ricordava un episodio del periodo in cui è stato sindaco Torelli: «Ottobre 1975, in Spagna muore il Generalissimo Franciso Franco, il Caudillo che nel 1939, con l’appoggio di Mussolini ed Hitler, si era imposto nella guerra civile spagnola battendo le armate rivoluzionarie repubblicane e aveva governato la Spagna per quasi 40 anni in nome del re. Le norme internazionali prescrivono che in occasione della scomparsa del capo di un governo amico dell’Italia venga esposta la bandiera a mezz’asta. Ma la giunta Torelli non ci sta e assume una delibera in cui Imperia, come poche altre città italiane, nega l’omaggio ufficiale a Franco».

Bianchi ha memoria anche una curiosità legata a Torelli: «Non amava le auto blu e andava giornalmente in ufficio a bordo di un motorino (moda “copiata” poi da Francesco Rutelli parecchi anni dopo a Roma e da altri illustri primi cittadini compreso l’attuale sindaco del capoluogo Claudio Scajola ndr) tanto che i giornali lo battezzarono “Sindaco a due ruote“.

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