La cerimonia

L’Accademia Santa Sara di Alessandria conferisce la Laurea in Arte Honoris Causa all’imperiese Giulia Quaranta Provenzano

Ha ottenuto il 1° Premio per la fotografia artista, con il suo scatto “Femminicidio”

Imperia. Ha avuto luogo sabato 13 luglio alle 16 la cerimonia di premiazione del Premio Quadriennale della Lupa Capitolina presso il salone dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia di Alessandria Gruppo CF. Vittorio Moccagatta decorato M.O.V.M alla Memoria che ha visto la trentenne ligure Giulia Quaranta Provenzano ottenere il 1° Premio per la fotografia artista, con il suo scatto “Femminicidio”.

Nel medesimo giorno la studiosa indipendente, scrittrice, poetessa, fotografa e critica letteraria e di arti visive ligure ha ricevuto anche la Laurea in Arte Honoris Causa sempre da parte del Cav. Flavio De Gregorio, presidente dell’Accademia Santa Sara.

Con tali parole del Cav. De Gregorio la Quaranta Provenzano è altresì stata investita del titolo di professore d’arte: “Per aver pensato, ideato, elaborato un’Opera d’Arte [“Femminicidio”, scatto quotato a euro 1050,00] coerente per qualità artistica e valenza espressiva, degna di annoverarla tra le opere d’arte realizzate da importanti Maestri di Arti Visive, operanti in Italia dagli ultimi decenni del Novecento italiano alla prima metà del XXI secolo. L’opera d’arte e l’artista sono stati valutati mediante un preliminare esame dei dati tecnici e storiografici. Successivamente è stato analizzato il soggetto, l’iconografia, il genere, gli elementi del linguaggio visuale, i valori espressivi, l’iconologia. (…)”.

Per ciò che invece concerne nello specifico la fotografia d’arte “Femminicidio” presentata per l’occasione da GQP, il sopracitato Presidente ha affermato: «Una misura espressiva quella dell’artista Giulia Quaranta Provenzano con cui ha definito con semplicità il mondo e le visioni contorte da sempre dominanti in esso e, oltre a codesta problematica, anche le relazioni con gli elementi del linguaggio visuale più opportuni – conferendo all’opera d’arte il ricordo oggettivamente preteso attorno alla cui scena sono rimasti i ricordi stessi, che vivono e palpitano nella coscienza umana. Così lo scatto di una piccola bambola, sola, gettata fra le sterpaglie al buio, ormai priva di vita, giace inerme e reduce della volontà assassina attuata dal suo mostro. Lei, peraltro, andata elegantemente all’appuntamento con la morte. Un’opera importante e completa nella sua tecnicità, degna di essere pluripremiata per la veridicità del messaggio in un’ottica interpretativa in cui il soggetto subisce la rielaborazione digitale».

Infine è Giulia a dichiarare: «Sono molto contenta ed onorata del titolo accademico ricevuto e ringrazio vivamente tutti coloro che hanno creduto e credono in me. Questa Laurea è forse per la sottoscritta l’inizio di quanto ho sempre desiderato ovvero un’opportunità per ‘chiedere qualcosa in più’, perché oggi le capacità non bastano quindi figurarsi a non avere da ‘spendere’ neppure un dimostrativo di queste! …Quando presenzio a mostre, premiazioni, eventi non vorrei essere da alcuna altra parte perché tutto ciò che sognavo già da bambina è in quelle stanze dai colori brillanti e smaltati. Poi però la festa finisce immancabilmente e ritorno nella quotidianità, senza sale impeccabili, vestiti eleganti, acconciature e trucco perfetto di signore e signori in vista, musica, lunghi discorsi e aperitivi e i toni sfumano nel piatto.

È allora che inizio a pensare, a domandarmi se sono felice e ogni volta la risposta è che non lo sono davvero, o non del tutto. Una Laurea in Arte però, spero, sia finalmente quel ‘lasciapassare’ a fornirmi l’occasione di dimostrare ancora una volta ‘su campo’ che posso dare molto all’Arte e alla Cultura – alle quali con generosità il Cav. Flavio De Gregorio ha riconosciuto dedicarmi con dedizione appunto e amore, a favore e per il bene del prossimo».

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