Imperia, carenza di medici: dal 15 luglio chirurgia vascolare accorpata. Ipotesi “superpolo” con Santa Corona

Il direttore generale Marco Damonte Prioli: «Non è mia intenzione chiudere il reparto»
Imperia. «Non è mia intenzione chiudere chirurgia vascolare», così ieri ha dichiarato a Riviera24 il direttore generale dell’Asl 1 Imperiese Marco Damonte Prioli.
Lo stesso Prioli, però, ha ammesso le difficoltà in cui si dibatte il reparto del nosocomio del capoluogo già sottoposto a declassamento (come il servizio di gastroenterologia a Sanremo) per decisione della Regione Liguria dal 1° gennaio scorso.
Il numero dei medici è destinato a scendere, infatti, a 4 unità non sufficienti a garantire la copertura del servizio.
«Cosa succederà dal 2 settembre – ha commentato Damonte Priolinon lo so, certo la volontà è di mantenere operativo il reparto. Abbiamo, infatti, la possibilità di assumere due medici, o al limite, creare un sinergia con Santa Corona».
«Intanto – conferma una nota dell’Asl – dopo il 15 luglio i i pazienti di chirurgia vascolare saranno semplicemente ricoverati nel reparto di chirurgia generale, poiché in vista della chiusura estiva, periodo nel quale fisiologicamente diminuiscono le attività dei reparti chirurgici, e dei conseguenti casi programmati dopo il 15 luglio, è sufficiente un solo reparto per garantire l’assistenza ai degenti di entrambe le specialità. I medici che assisteranno i pazienti che soffrono di patologie vascolari continueranno ad essere regolarmente i chirurghi vascolari, e per i cittadini che avranno bisogno di tali cure non cambierà nulla. Si ribadisce che tale organizzazione è temporanea e funzionale alla importante ed inderogabile ristrutturazione delle sale operatorie di Imperia».