Imperia, 50enne di Ventimiglia arrestato con 14 dosi di metadone ma è assolto dall’accusa di spaccio

L’uomo, un transfrontaliero, è in cura in Francia ed era stato sorpreso con le provette in auto a Sanremo
Imperia. Il giudice monocratico del Tribunale del capoluogo Francesca Minieri ha mandato assolto dall’accusa di spaccio di stupefacenti un cinquantenne di Ventimiglia, lavoratore transfrontaliero, seguito dal Centro di cura e accoglienza per le dipendenze di Mentone, struttura assimilabile al nostro Sert.
L’uomo, ex tossicodipendente, difeso dall’avvocato Tania Dimarcoberardino, abita nei pressi del confine e lavora in Francia. Ogni due settimane viene, infatti, rifornito dal Centro d’Oltralpe delle dosi giornaliere e se le porta a casa, in Italia, paese in cui la normativa è molto più restrittiva.
Nel contesto di un normale controllo era stato fermato dai carabinieri di Sanremo mentre si trovava nella Città dei fiori per andare a trovare la madre: in auto trasportava in una busta i 14 flaconi appena ritirati a Mentone, compreso uno aperto per la dose quotidiana di cura.
L’arresto era stato convalidato dal giudice Massimiliano Botti ma al processo per spaccio che si è svolto stamattina a Plazzo di giustizia l’avvocato Dimarcoberardino ha prodotto certificazione medica rilasciata Oltralpe dal Centro di cura e accoglienza per le dipendenze e l’uomo è stato così assolto dall’accusa di spaccio “perché il fatto non sussiste“.
E’ stata inoltrata anche istanza per la restituzione del metadone sequestrato.