Lo spettacolo

“Capolavori”, a Sanremo lecture show dell’ex Ct della Nazionale maschile di pallavolo Mauro Berruto

Conduce un’indagine appassionata nella quale Diego Armando Maradona palleggerà con Michelangelo, Jury Chechi sfiderà Yves Klein, Muhammad Ali e Kostantinos Kavafis

SanremoMauro Berruto è stato allenatore vincente della pallavolo (oltre ai successi nei club, con la Nazionale maschile ha vinto due medaglie d’argento ai Campionati Europei e un bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012), disciplina che vanta a Sanremo una tradizione importante. Oggi Berruto è anche un divulgatore intelligente e preparato che porta attraverso lo strumento dell’incontro live e della scrittura il racconto vitalissimo di tanti protagonisti dello sport noti e meno noti, di vicende anche sommerse che la storia rischia di dimenticare.

Ecco, dunque, l’opportunità di incontrarlo nella sua lecture show che approda martedì 23 luglio (alle 21.30, con ingresso libero) alla Pigna di Sanremo, nell’anfiteatro di San Costanzo, tra le vecchie case del cuore della città, luogo affascinante e grondante storia: “Capolavori” il titolo dello spettacolo (e di un libro pubblicato da Add editore), diretto da Roberto Tarasco e organizzato dall’associazione Pigna Mon Amour con la collaborazione di Cooperativa CMC/Nidodiragno (anche produttrice di questo progetto) nell’ambito del calendario estivo promosso dal Comune/Assessorato al Turismo.

Se, parlando di “capolavori” si pensa soprattutto all’arte (pittura, scultura, architettura, cinema, teatro, musica o letteratura), Mauro Berruto conduce, invece, un’indagine appassionata nella quale Diego Armando Maradona palleggerà con Michelangelo, Jury Chechi sfiderà Yves Klein, Muhammad Ali e Kostantinos Kavafis comporranno poesie, perché atleti, artisti e poeti fanno parte della stessa squadra: uno spazio in cui ogni individuo può esprimere il proprio talento e costruire il proprio personale capolavoro. Un viaggio pieno di emozioni verso quell’Itaca, meta di chi sogna di vincere una medaglia, di dipingere un’opera d’arte, conquistare una quota di mercato oppure, semplicemente, di poter dare il meglio di sé in ogni occasione. Ecco alcune delle narrazioni, intrecciate con l’arte dello storytelling ed evocate da parole, immagini e video d’epoca, letture, musiche.

E così scorrono le vicende di Diego Armando Maradona e il goal più bello della storia del calcio. Yves Klein, un blu che non c’era prima e che ci testimonia di come prendersi cura di un dettaglio possa essere un gesto politico. Antoine de Saint-Exupery, la sua definizione di allenamento che ritroveremo nelle maglie arancioni dell’Olanda di Rinus Michels e Johan Cruijff per allineare il desiderio di ogni singolo componente della squadra in modo da muoversi come uno stormo. Jury Chechi, i 40 secondi che colmarono otto anni di desiderio, insieme allo struggente finale della maratona di Gabriela Andersen-Schiess ai Giochi di Los Angeles 1984, che rappresentano lo stesso sguardo delle opere di Lisippo, uno scultore che più di duemila anni fa riusciva a rappresentare nel bronzo o nella pietra la forza, la bellezza, la grazia e la dignità di un gesto. Kostantinos Kavafis e la sua poesia Itaca, quella che insegna la bellezza del viaggio e delle contaminazioni. Queste e altre storie, arrichite da molti video d’epoca affascinantissimi, tesseranno la struttura narrativa capace di connettere e intrecciare forme diverse di arte, di record e di capolavori. L’ingresso all’evento è libero. Funzionerà un servizio bar.

Mauro Berruto è nato a Torino nel 1969, città dove si laureato in Filosofia con una specializzazione in Antropologia Culturale, frutto di una ricerca etnografica sul campo in Madagascar. Per venticinque anni è stato allenatore professionista di pallavolo. Dopo una lunga esperienza nel campionato italiano di serie A1, in Grecia e in Finlandia (per 6 anni CT della nazionale scandinava portata ai migliori risultati della propria storia) è diventato il CT, dal 2010 al 2015, della nazionale italiana maschile con la quale ha vinto la medaglia di bronzo ai Giochi Olimpici di Londra 2012.

L’esperienza di coach e la passione per lo storytelling lo ha portato ad essere un richiestissimo keynote speaker che ispirato platee in Italia di ogni genere, in Italia, in Europa e nel mondo. Ha scritto due romanzi: “Andiamo a Vera Cruz con quattro Acca” (Bradipolibri Editore) e “Independiente Sporting” (Baldini & Castoldi Editore), diventato anche una piéce teatrale dal titolo “Sporting”. Collaboratore e autore per Raisport, ha partecipato come opinionista fisso all’edizione 2015/16 della “Domenica Sportiva”, in onda su Rai2 la domenica alle 23.30, e “Dribbling”, stagione 2016/17, in onda su Rai2 il sabato alle h. 13.30.

Giornalista, vanta numerose collaborazioni, tra le quali, quella con i quotidiani Avvenire, Il Foglio, Il Corriere della Sera e il mensile Torino Storia. Dal gennaio 2016 al marzo 2018 è stato l’Amministratore Delegato della Scuola Holden, la più prestigiosa scuola europea di storytelling, su incarico dei soci delle Srl Alessandro Baricco, Oscar Farinetti, Carlo Feltrinelli e Andrea Guerra. Dal febbraio 2018, una nuova avventura: diventa Direttore Tecnico delle squadre olimpiche maschili e femminili della Federazione Italiana Tiro con l’Arco, con obiettivo i Giochi Olimpici di Tokyo 2020.

L’8 maggio 2019 è uscita la sua terza opera letteraria: “Capolavori. Allenare, allenarsi, guardare altrove” per Add editore.

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