Camporosso, vigile eroe salva ragazzo da incendio, proposto per la Medaglia d’Argento al Valore Civile

27 giugno 2019 | 17:18
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Camporosso, vigile eroe salva ragazzo da incendio, proposto per la Medaglia d’Argento al Valore Civile
Camporosso, vigile eroe salva ragazzo da incendio, proposto per la Medaglia d’Argento al Valore Civile
Camporosso, vigile eroe salva ragazzo da incendio, proposto per la Medaglia d’Argento al Valore Civile
Camporosso, vigile eroe salva ragazzo da incendio, proposto per la Medaglia d’Argento al Valore Civile
Camporosso, vigile eroe salva ragazzo da incendio, proposto per la Medaglia d’Argento al Valore Civile
Camporosso, vigile eroe salva ragazzo da incendio, proposto per la Medaglia d’Argento al Valore Civile

Si tratta dell’agente di polizia locale Claudio Filippi

Camporosso. Una Medaglia d’Argento al Valore Civile. E’ questo il prestigioso riconoscimento che il Comune vuole far tributare all’agente di polizia locale Claudio Filippi. Il vigile urbano, 47enne, lo scorso 16 aprile aveva tratto in salvo una persona rimasta intrappolata in una casa in fiamme. Si tratta di un’abitazione a tre piani che sorge nel centro storico, in via Palestro.

A dare l’allarme, inoltre, erano stati il sindaco Davide Gibelli e il vice sindaco Maurizio Morabito che erano in municipio per un incontro politico. Usciti sul terrazzo, i due amministratori si erano accorti del fumo che fuoriusciva dalle finestre dello stabile, confinante con il palazzo comunale. Gibelli e Morabito avevano visto un giovane all’interno della casa. L’uomo, che si trovava al terzo piano dell’immobile, non poteva uscire perché i piani inferiori erano invasi dal fumo.

Tornando a Filippi, secondo quanto scritto in un rapporto comunale: «L’Agente di Polizia Municipale si era adoperato, con altruistico spirito d’iniziativa, a trarre in salvo una persona rimasta imprigionata al terzo piano della propria abitazione a seguito del divampare di un incendio verificatosi all’interno della stessa al primo piano.
L’Agente, dopo essersi adoperato per far sì che venissero contattati telefonicamente i Vigili del Fuoco ed il personale sanitario, saliva su di un tetto per avvicinarsi il più possibile la finestra dalla quale la persona imprigionata chiedeva aiuto.Dopo di che, resosi conto che restando sul tetto non era possibile effettuare alcuna azione efficace di soccorso, temerariamente, si spostava su di un ondolux in plastica che si trovava a copertura di un terrazzo, posto a notevole altezza da terra, e reso ancora più insidioso dal fatto che, oltre ad essere in pendenza era anche bagnato, a causa del fatto che in precedenza, durante il corso della giornata aveva piovuto, e quindi scivoloso.
Pur trovandosi in una posizione di equilibrio precario, si adoperava per posizionare una scala sulla copertura in plastica e aiutava il ragazzo ad abbandonare la stanza posta al terzo piano dell’edificio nella quale era rimasto imprigionato, e che ormai risultava completamente invasa dal fumo derivante dall’incendio divampato al primo piano, prima che lo stesso inalasse quantità di monossido di carbonio letali.Fatto ciò, assicurandosi che lo stesso fosse in grado di deambulare, lo accompagnava sostenendolo fino all’autoambulanza che nel frattempo era giunta sul posto.
Dopo di che proseguiva la propria attività di istituto, unitamente al suo collega, per garantire che le operazioni di spegnimento dell’incendio da parte dei Vigili del Fuoco avvenissero in condizioni di sicurezza».

La giunta comunale definisce Filippi: «Un esempio di eccezionale e insigne coraggio, di spirito di abnegazione e di straordinarie e alte virtù civiche, indubbiamente meritevole di considerazione e di giusto e appropriato riconoscimento richiesto. È evidente che sia necessario onorare quanti non esitano a sacrificare la propria vita o a metterla a repentaglio per una nobile causa».