Maglia nera

Infortuni sul lavoro, Imperia la provincia ligure con il più alto numero di casi

Tra il 2017 e il 2018 le denunce sono aumentate del +1,6%. Dati Anmil

Riviera24 - ponteggio, caschetto, cantiere generica

Imperia. Aumentano gli infortuni sul lavoro nell’Imperiese. A dirlo è l’Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro (Anmil) che in occasione del Primo Maggio ha scattato una fotografia delle tragedie che negli ultimi anni hanno coinvolto uomini e donne mentre svolgevano il loro impiego.

Secondo Anmil Imperia è la provincia Ligure che in un solo anno ha visto la più alta variazione di crescita negli infortuni sul lavoro denunciati:dai 2.589 registrati nel 2017 si è passati ai 2.631
del 2018 per un aumento del +1,6%. E se il segno più lo si trova anche Savona, nel resto della Liguria i casi sono diminuiti (Genova -1,8%; La Spezia -1,5%), tanto da che il dato regionale può vantare (seppur di modesta entità) un generico -1% con 20.816 esposti nel 2017 e 20.612 nel 2018.

A crescere, purtroppo, sono soprattutto gli infortuni mortali: Imperia nel solo 2018 ne ha contati 5, l’anno precedente erano 3. Non va meglio neppure a Genova (15 nel 2017 e 26 nel 2018). Stabile e in via di miglioramento, invece, la situazione a La Spezia (5 nel 2018 e 5 nel 2018) e Savona (11 nel 2017 e 7 nel 2018).

La nostra è la provincia ligure dove sono anche aumentate le denunce per le malattie professionali: +12,3%, per 65 episodi nel 2017 e 73 lo scorso anno. Lo stesso vale per La Spezia (+5,3%) e Savona (+3,2%) mentre diminuiscono a Genova (-1%).

Anmil ha diffuso anche un confronto tra i dati relativi al 2018 e il 2019, che mutano lo scenario. In particolare, a Imperia il numero totale delle denunce quest’anno si sarebbe ridotto del 7% contro il +11% della provincia Spezzina, il + 5,3% di quella Savonese e il +2,3% di quella Genovese. Si tratta comunque di dati «non ancora ufficiosi e provvisori» e che non tengono conto di più di un semestre dell’anno ancora in corso.

Al di là di ciò, di fronte a tali numeri che, per usare le parole del presidente Franco Bettoni «hanno ben poco sapore di festa», qual è il quadro a livello nazionale?

Secondo l’indagine, il numero di morti registrati nei primi tre mesi di quest’anno si attesta esattamente sugli stessi alti livelli raggiunti nel 2018 (212 casi in entrambi i periodi). Gli infortuni in generale segnano un significativo aumento dell’1,9% con circa 3.000 infortuni in più rispetto al 1° trimestre dell’anno precedente (da circa 154.800 a 157.700).

La crescita degli infortuni risulta peraltro generalizzata a tutti i livelli. Aumentano, infatti, sia gli infortuni in occasione di lavoro (+1,0%) che soprattutto quelli in itinere (+7,4%), sia quelli maschili (+1,6%) che quelli femminili (+5,5%) e, a livello settoriale, oltre all’Industria e Servizi (+0,1%) gli infortuni sul lavoro aumentano, e in misura molto consistente, anche in Agricoltura (+9,3%), un dato che sembra invertire una tendenza al ribasso ormai storica per questo settore.

 

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