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Psr, bando della Regione Liguria da 450 mila euro per gli allevatori

Contributi a sostegno degli animali da allevamento: presentazione domande entro il 15 maggio

Mucca

Regione Liguria ha aperto i termini per la presentazione delle domande di sostegno e pagamento, relative al 2019, sulla Misura 14 “Benessere degli animali” del Piano di Sviluppo Rurale 2014 – 2020. Beneficiari sono gli agricoltori che allevano in stabulazione libera animali della specie bovina, ovina, caprina, suina e avicola con sede aziendale sul territorio della nostra Regione. La dotazione finanziaria complessiva del bando ammonta a 450.000 euro.

Per avere diritto al premio l’allevatore si impegna a rispettare uno, due o tre degli obblighi previsti dalla Misura per ciascuna specie, ognuno dei quali riguarda una delle tematiche giudicate rilevanti per il miglioramento delle condizioni degli animali negli allevamenti.

Gli impegni previsti dalla Misura 14, indipendenti tra loro, sono: acqua e mangimi conformemente alle naturali necessità della zootecnia: la fornitura di acqua e cibo per ovini, bovini, caprini e suini deve avvenire mediante attrezzature sovradimensionate rispetto al numero di animali allevati per ridurre al minimo la competizione tra soggetti; condizioni di stabulazione, maggiore spazio disponibile, luce naturale: gli animali devono avere spazi maggiori rispetto a quanto previsto dalla normativa vigente o dalla buona prassi, beneficiare di luce naturale durante il giorno e di ventilazione che permetta un’elevata qualità dell’aria nell’ambiente di stabulazione; accesso all’esterno: gli animali devono poter beneficiari di spazi all’esterno le cui superfici siano più ampie rispetto alla baseline, costantemente accessibili e fruibili a volontà dell’animale.

Le domande di contributo devono essere presentate esclusivamente in via informatica tramite il software predisposto sul portale SIAN dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura, a partire dalla data di apertura del sistema di compilazione ed entro il termine del 15 maggio.

La presentazione oltre questo termine comporta per ogni giorno lavorativo di ritardo una riduzione dell’1% dell’importo al quale l’agricoltore avrebbe avuto diritto se avesse inoltrato la domanda in tempo utile, mentre in caso di ritardo superiore ai 25 giorni di calendario la domanda è irricevibile.

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