In volata

Il francese Julian Alaphilippe è il re della Milano-Sanremo 2019 fotogallery

Sul secondo gradino del podio, Naesen, terzo Kwiatkowski

Julian Alaphilippe è il re della Milano-Sanremo 2019.

Il corridore francese, tra i favoriti,  ha tagliato il traguardo della 110a edizione della Classicissima di primavera. Con un tempo complessivo di 6h40’14”, sul finale si è imposto in volata sul belga Oliver Naesen (AG2R La Mondiale), seguito dal polacco Michał Kwiatkowski (Team Sky).

«Non avrei mai immaginato di vivere una giornata così, la squadra mi ha protetto come se fossi uno sprinter — ha commenta a caldo Alaphilippe, già terzo nel 2016 e in gara con la Deceuninck – Quick-Step —. Nel finale ho cercato di fare selezione sul Poggio, quando è partito Trentin mi sono sentito sollevato, perché era partito uno dei più pericolosi. Poi sono riuscito a fare la differenza».

Per la Francia è la 14a vittoria alla prova mondiale del ciclismo professionistico. L’ultimo era stato Demare nel 2014.


Il podio

Come da tradizione, la gara ha preso il via nella prima mattinata dall’area metropolitana di Milano, quartiere e via della Chiesa Rossa. 291 chilometri in totale in direzione Sanremo. Pavia e Ovada le prime città attraversate con zona rifornimento numero uno a Campo Ligure. Poi Masone e al km 142 la prima asperità, il Passo del Turchino (530 s.l.m.). Svolta a Genova Voltri, seconda zona rifornimento a Ceriale, in successione, al km 239.5 Capo Mele (70 s.l.m.), al km 244 Capo Cervo (60 s.l.m). e al km 252.5 Capo Berta (130 s.l.m.), quindi la Cipressa e il Poggio (salita di 3.7 km a meno del 4% medio, con punte dell’8% nel tratto prossimo allo scollinamento), dove Alaphilippe ha sferrato l’attacco. Lo hanno seguito Sagan, Valverde, Kwiatkowski, Naesen, Trentin e Van Aert. Lungo la discesa sono quindi rientrati Nibali (vincitore dello scorso anno) con il compagno Mohoric e Clarke.

Corsa dunque non proibitiva dal punto di vista altimetrico, ma molto lunga. Adatta pertanto a corridori di fondo.

In totale gli iscritti erano 175, tra cui il dianese Niccolò Bonifazio e il bordigotto Oliviero Troia. In particolare, il primo è stato protagonista di un’azione spettacolare sulla salita Cipressa dove si è imposto in testa al gruppo con 22 secondi di vantaggio. Tanto era veloce che ha superato la moto con la telecamera della Rai. Buona prestazione anche per il secondo che, in provincia di Savona, ha trainato il gruppo per recuperare i fuggitivi. La corsa dei due imperiesi si è conclusa al 131esimo posto per Bonifazio (6h 46’ 45”) e al 154esimo per Troia (6h 54’ 56”).

«Il mio obiettivo era arrivare in volata con i miei compagni di team – spiega il giovane asso della tua  UAE team Emirates. Purtroppo il gruppo di testa ha staccato molto forte sul Poggio e non siamo riusciti ad arginare la fuga. Sono fiero di aver assolto al mio compito che era quello di accompagnare i nostri velocisti fino all’ultima salita. È stata un’emozione grandissima essere per la prima volta in corsa nella Milano Sanremo – continua Troia. Ringrazio i tanti amici che mi hanno accolto in festa al traguardo. È stata la gara più dura che abbia disputato insieme al Giro delle Fiandre. Ora continuerò la mia programmazione. Mi aspettano le gare in Belgio, sfide tutte molto impegnative».

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