La segnalazione

“In Liguria scommesse clandestine gestite dalla camorra”, lo dice la relazione DIA sul primo semestre 2018

"Il capo del gruppo Tagliamento, presente a Sanremo sin dagli anni Ottanta, avrebbe stretto accordi operativi con la criminalità marsigliese"

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Sanremo. In Liguria si evidenzia la presenza della criminalità organizzata campana, attraverso «singole proiezioni extra-regionali, attive nell’esercizio abusivo del gioco, anche online». È quanto si legge, riferisce Agipronews, nella relazione della DIA relativa al primo semestre 2018 e trasmessa in Parlamento.

«Il capo del gruppo Tagliamento – che allo stato dei fatti non è mai stato indagato o rinviato a giudizio per i reati descritti nella relazione -, presente a Sanremo sin dagli anni Ottanta, avrebbe stretto accordi operativi con la criminalità marsigliese, con altri esponenti della camorra napoletana e della ‘ndrangheta per la realizzazione di traffici di stupefacenti, per la vendita di prodotti contraffatti, per la gestione la gestione delle scommesse clandestine e dell’esercizio abusivo del gioco, nonché per il controllo dell’usura e delle estorsioni», si legge ancora.

Con particolare riferimento a Genova, la DIA segnala la presenza, sin dagli anni Sessanta, di «un sodalizio campano che avrebbe importato nella regione il suo know how criminale. Uno degli appartenenti a questo sodalizio è stato coinvolto, nel 2016, nell’indagine “Jack Pot” della Guardia di finanza, che ha riguardato un’associazione per delinquere finalizzata alla gestione delle scommesse clandestine e del gioco d’azzardo, con l’aggravante della transnazionalità. L’attività prevalente dell’organizzazione, radicata nella provincia di Genova, consisteva nella promozione e gestione, su tutto il territorio nazionale, del gioco on line illegale, attraverso la connessione a siti esteri (maltesi, romeni e americani) privi delle prescritte concessioni». MSC/Agipro

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