L'intervista

Laura Lorenzi dell’Archery Club Ventimiglia dedica la vita al tiro con l’arco, il Coni la premia con una targa

Un riconoscimento per il suo impegno, per la sua attività tecnica profusa a favore dello sport e per i risultati ottenuti in tutti gli anni in cui ha praticato la disciplina sportiva

Ventimiglia. Laura Lorenzi, 74 anni, ha una grande passione: il tiro con l’arco.

riviera24 - Laura Lorenzi

Per il suo impegno, per la sua attività tecnica profusa a favore dello sport e per i risultati ottenuti in tutti gli anni in cui ha praticato questa disciplina sportiva ha ricevuto, lo scorso 14 dicembre al cinema teatro centrale di Sanremo, una targa durante il 45° Oscar dello Sport Imperiese visto che è considerata una “colonna portante dell’Archery Club Ventimiglia, attiva e presente con il marito Claudio sin dalla sua fondazione nel 1981. Come atleta ha partecipato con la squadra della Liguria a numerose edizioni della Coppa delle Regioni ed ha vinto la medaglia di bronzo per ben due volte in occasione dei Campionati Nazionali di Tiro con l’Arco Indoor. Attualmente presta la sua esperienza, la sua qualifica di tecnico e la sua umanità come istruttore Fitarco, accompagnando con dedizione nel loro percorso i giovani che si accostano a questa disciplina”.

Ho amato da subito questa disciplina, io e mio marito la praticavamo insieme – dichiara Laura Lorenzi Tutte le domeniche gareggiavamo, specialmente in Francia. Avevamo instaurato un buon rapporto con gli arcieri francesi, che mantengo tutt’ora. E’ uno sport che dura tutto l’anno, da ottobre a marzo è indoor, da aprile a settembre è outdoor. Sono diventata brava e così sono stata convocata cinque volte con la squadra della Liguria alla Coppa delle Regioni, poi sono diventata cinque o sei volte campionessa regionale, una volta all’anno la Liguria organizza un campionato regionale, e ho vinto la medaglia di bronzo per ben due volte in occasione dei Campionati Nazionali di Tiro con l’Arco Indoor”.

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(La foto ricordo ritrae Laura ai Campionati Italiani)

“Tutto è iniziato nel 1969 – racconta Laura Lorenzi, tesoriera, direttore responsabile e istruttrice federale dell’Archery Club VentimigliaIo e mio marito Claudio, insieme a degli amici, Igor e sua moglie, siamo andati in vacanza in Spagna, lì abbiamo provato il tiro con l’arco. Da quel momento è nata la mia passione per questa disciplina. Quando siamo tornati abbiamo chiesto dove fosse il luogo più vicino per poter continuare a praticarlo e all’epoca era ad Ospedaletti, dove siamo rimasti per una decina di anni. Poi un giorno l’ex sindaco Scullino, visto che nel gruppo vi erano diversi membri di Ventimiglia, mi ha chiesto se volevamo formare una squadra ventimigliese promettendo di farci utilizzare alcune infrastrutture gratuitamente per gli allenamenti e l’attività agonistica e così grazie ad un gruppo di appassionati e a Michele Crivello nacque l’Archery Club Ventimiglia nel 1981″.

Laura e l’Archery Club Ventimiglia sono impegnati anche nel sociale: “Dal novembre 2010, portiamo avanti anche un progetto di solidarietà in collaborazione con l’associazione Aquilone di Sanremo. Ogni settimana tre istruttori insegnano le basi della disciplina a ragazzi disabili. Chi ha creato questa collaborazione è stato un nostro arciere sulla sedia a rotelle. Aveva chiesto chi se ne poteva occupare e all’epoca l’unico che poteva era Ido, quando l’anno dopo mio marito ha dovuto smettere di lavorare per motivi di salute, è andato ad aiutarlo fino a quando non è morto. Dopo sono subentrata io al suo posto. Per dieci anni sono andata con Ido a insegnare tiro con l’arco ai disabili – spiega – Poi ho dovuto però smettere perché sono stata operata”.

Da quando scoprì la sua passione non smise mai di praticarla e gareggiare fino a quando a causa di un infortunio ha dovuto smettere: “Sono stata operata alla mano e così ho dovuto a malincuore smettere di tirare, ma continuai a seguire la mia passione insegnando ai più giovani questa disciplina. Ad Ospedaletti non potevamo avere un settore giovanile visto che la struttura in cui ci allenavamo era data in appalto al basket, a Ventimiglia invece siamo riusciti a realizzare un grande obiettivo: aprire il settore giovanile. Abbiamo e abbiamo avuto molti ragazzi talentuosi che danno e hanno dato grandi soddisfazioni, come Cristano Rivaroli che è andato ai Nazionali e si è piazzato 17° ai Mondiali giovanili in Polonia. Tanti ragazzini hanno partecipato al Trofeo Pinocchio, rivolto ai ragazzi di quinta elementare e prima-seconda media, Giulia Conte è invece andata due volte ai Campionati Italiani. Adesso abbiamo una buona squadra di Allievi – dice – Abbiamo portato avanti un’incessante lavoro di conoscenza presso le scuole elementari di Nervia, Latte, Vallecrosia, Camporosso Mare e Dolceacqua. E’ uno sport mentale che è in grado di formare anche per il futuro perché richiede pazienza, concentrazione e determinazione, che sono le tre caratteristiche principali che bisogna riuscire a mantenere per riuscire ad avere una buona prestazione quando si pratica il tiro con l’arco per poter raggiungere il proprio obiettivo. Inoltre insegna anche disciplina, rispetto, educazione ed a non arrendersi mai davanti alla sconfitta o alle difficoltà. Alleniamo i giovani che vogliono avvicinarsi a questo mondo. Una volta ci ritrovavamo nei locali della palestra ex Gil, poi hanno costruito gli altri due palloni, alle scuole Biancheri e a Roverino, ma sono stati dati in appalto ad un privato e visto che i costi sono elevati ora ci alleniamo nella palestra del liceo Aprosio. Ci tengo a ringraziare soprattutto il Comune di Camporosso che ci ha concesso una location dove poterci allenare nel tiro con l’arco outdoor gratuitamente”.

Un’associazione sportiva che ha fatto progressi e migliorie, prefissandosi obiettivi sempre più ambiziosi: “Per il futuro stiamo cercando una location a Sanremo dove poter far allenare i nostri atleti, visto che molti ragazzi provengono dalla Città dei Fiori. Sarebbe un modo per agevolarli, speriamo di poterlo concretizzare”.

Nonostante l’età, domenica compie 75 anni, è impegnata in diverse attività: “Sono sempre attiva, l’altro giorno per esempio sono andata a un corso evolutivo a Genova, li trovo sempre molto interessanti perché trovo che si impara sempre. Ora mi dedico anima e corpo ai giovani arcieri, ma nel tempo libero mi dedico anche al volontariato con “Le Ragazze di Wilma”. Quest’anno le assistenti sociali di Ventimiglia ci hanno dato una lista di beni per famiglie e noi abbiamo ricavato venti pacchi di prima necessità per i poveri. Mi rende felice, ci sono tantissime persone anche giovani che aiutano, se sanno che fine fanno le donazioni. Il tiro con l’arco è la mia grande passione e perciò continuerò a insegnarlo ai giovani finché potrò”.

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