Sanità

Imperia, varato il piano triennale dei fabbisogni del personale dell’Asl1

"L’obiettivo è colmare le carenze di organico che si sono determinate in questi anni, anche a causa della difficoltà di trovare personale specializzato" - dichiara Sonia Viale

riviera24 - Palasalute dell’ASL1 a Imperia
- Foto d'Archivio

Imperia. “Nel prossimo triennio in Asl1 puntiamo a sviluppare le attività ospedaliere rafforzando anche i servizi pubblici territoriali. In particolare, nel 2019 saranno potenziati i comparti in cui si registrano maggiori carenze di organico e saranno stabilizzati 8 medici del 118. Positivo anche l’ingresso dei privati nella gestione dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, con la prevista riapertura del pronto soccorso”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale commenta il piano triennale dei fabbisogni del personale varato dalla Asl1 Imperiese, insieme alla pianta organica 2018 che conta 2.668 dipendenti, tra cui 1164 infermieri.

Per il prossimo anno è prevista l’assunzione di 89 tra medici, infermieri e personale amministrativo. A questi, si aggiungeranno 8 medici dell’Emergenza-Urgenza che, con un’esperienza di più di tre anni negli ultimi cinque nel servizio del 118, potranno accedere ai bandi per l’assegnazione degli incarichi a tempo indeterminato nel 2019. “Con una delibera di Giunta approvata nelle scorse settimane – spiega l’assessore Viale – abbiamo individuato una soluzione che riconosce il lavoro di professionisti che da anni operano nel 118, risolvendo un problema annoso rispetto ad un comparto fondamentale per il sistema sanitario ligure. Su tutto il territorio ligure saranno stabilizzati 18 professionisti”.

L’assessore Viale spiega che il piano triennale del fabbisogno di personale della Asl1 “dovrà rispettare il tetto nazionale delle assunzioni e costituisce la base del piano del 2019, che sarà varato nelle prossime settimane con l’indicazione di tutti i professionisti che prenderanno servizio in ciascun comparto, in particolare – aggiunge – radiologi, anestesisti, medici della medicina d’urgenza e, per quanto riguarda la medicina del territorio, anche psichiatri e pediatri. L’obiettivo è colmare le carenze di organico che si sono determinate in questi anni, anche a causa della difficoltà di trovare personale specializzato”.

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