Diano Marina, raffica di furti a casa del sindaco Chiappori: “Vivo blindato, ma non sparo”
Rubata una pistola e dei preziosi
Diano Marina. Nei giorni scorsi, ignoti si sono introdotti in casa del sindaco leghista Giacomo Chiappori, e hanno rubato una pistola e una ventina di preziosi tra cui due orologi di valore. Per entrare nell’abitazione, piuttosto isolata, del primo cittadino di Diano Marina, i ladri hanno utilizzato un flessibile con il quale hanno divelto una porta finestra. Sul caso indagano i carabinieri, che hanno effettuato i rilievi.
“E’ la quinta volta che i ladri entrano in casa mia”, ha dichiarato Chiappori, “Avevo tre pistole, me n’è rimasta una. Ne ricomprerò altre due, ma questo non significa che riuscirei a sparare”. Parlando del disegno di legge sulla legittima difesa voluto dal governo giallo-verde e in attesa di essere approvato dalla Camera dei Deputati, Chiappori dichiara che è “difficilmente applicabile”. “Non voglio sparare a nessuno”, aggiunge il sindaco, “Voglio che lo Stato mi difenda e che non lasci entrare la gente a casa mia. Perché il problema è che poi non so se avrò la forza di sparare a qualcuno”.
Chiappori ha poi confessato di vivere come un carcerato in casa sua, con porte blindate nelle camere da letto. “Vivo blindato”, ha concluso, “Ma sparare ad un uomo no, non potrei farlo, a meno che non tocchino mia figlia”.