Nel principato

“Faccendiere” ventimigliese condannato a Monaco ed arrestato in Italia, oggi l’udienza per l’estradizione

E' un 58enne originario di Ravenna

polizia e ambulanza ventimiglia

Genova. Si terrà stamane, davanti alla terza Sezione di Corte di Appello, la prima udienza per l’estradizione di un 58enne, originario della provincia di Ravenna, condannato a un anno e mezzo di reclusione per truffa finanziaria nel Principato di Monaco. L’uomo è stato rintracciato e arrestato giovedì scorso mattina a Ventimiglia, dove risiede, dagli investigatori della squadra Mobile di Imperia.

Sull’arrestato (E.L. le iniziali), pendeva infatti un mandato di cattura in vista dell’estradizione verso il Principato di Monaco, Stato che ne aveva avanzato richiesta sulla base del provvedimento restrittivo emesso alla fine dello scorso mese di ottobre dal Tribunale di Prima Istanza di Monaco. L’uomo deve scontare un anno e mezzo di reclusione per truffa finanziaria, poiché, tra gli inizi del 2011 e la fine del 2013, nel Principato di Monaco, dove presiedeva il consiglio di amministrazione di una società finanziaria internazionale, senza l’autorizzazione degli investitori, aveva distolto per il suo profitto personale oltre 750.000 euro. Il lavoro del ventimigliese, svolto principalmente all’estero, è quello di gestire conti di società straniere, sostanzialmente quello del “faccendiere”.

In un primo momento, le ricerche erano state condotte dagli uffici investigativi di Ravenna e Bologna, ma non avevano avuto esito positivo, dal momento che il ricercato già da qualche anno si era trasferito nel ponente ligure; la condivisione delle informazioni con i predetti uffici ha portato gli investigatori imperiesi sulle tracce dell’uomo che, dopo l’arresto, è stato condotto nel carcere di Sanremo Valle Armea, in attesa delle determinazioni della competente Autorità Giudiziaria.

Giovedì scorso, il Presidente della Corte di Appello ha convalidato l’arresto ed ha applicato nei confronti dell’arrestato la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per tre volte alla settimana.

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