Sanremo. Va in archivio con moderata soddisfazione il primo grande evento stagionale legato alla floricoltura nella Riviera dei Fiori. La commemorazione dei nostri defunti e la collegata vendita dei crisantemi rappresentano da decenni una boccata d’ossigeno per il comparto floricolo.
“Non è più così – spiega Franco Barbagelata, da 18 anni direttore del Mercato dei Fiori di Valle Armea a Sanremo per conto di Amaie Energia – nel corso degli ultimi anni questa coltivazione si è ridotta di molto a causa della contestuale riduzione dei prezzi che, facendo due calcoli, è quasi in linea con i prezzi praticati negli anni ’70 e ’80”. “Quest’anno poi il meteo che ha proposto temperature particolarmente elevate nella seconda metà di ottobre, ha bloccato la fioritura di questa pianta particolare, e per soddisfare la bilancia richiesta/offerta molti crisantemi sono arrivati dal sud Italia, in particolare dalla Puglia e dalla Campania”.
E così quello che era considerato un primo importante snodo positivo nella stagione per i floricoltori sta perdendo mterreno… “E’ cambiato anche il modo di acquistare all’ingrosso i crisantemi – suggerisce Barbagelata – che sempre meno vengono portati alla contrattazione sul plateatico del Mercato e sempre più spesso vengono comprati sulla pianta dopo una trattativa forfettaria con il produttore”. Rispetto all’anno scorso, i prezzi hanno tenuto? “Direi di no – conferma il Direttore – dato che ci risulta un calo di quasi il 20% del prezzo medio di vendita tra produttore e commerciante. Secondo alcune stime si è passati da 70 a 55 centesimi per i crisantemi più comuni, fermo restando punte di circa 3 euro a stelo per i crisantemi più pregiati come i ‘Turner'”.
Al di fuori della festività di inizio novembre, i crisantemi si vendono anche il resto dell’anno? “Non in Italia dove questo bellissimo fiore è strettamente legato al culto dei defunti. Pochissimi penserebbero di regalare un mazzo di crisantemi per un compleanno o ricorrenze simili, mentre nel resto d’Europa da dicembre in poi i crisantemi si vendono per ogni occasione”.
I prossimi appuntamenti con festività che consentono exploit di vendite riguardano il Natale, San Valentino, la Festa della Donna, Pasqua e la Festa della Mamma. Entro la fine di novembre ritorna sul Mercato dei Fiori la vendita all’asta. “E’ da qualche anno – conclude Barbagelata – che la facciamo e funziona bene. Il prodotto è molto locale e di altissima qualità, si parla di ranuncoli, anemoni, papaveri, ginestra, i diversi tipi di mimosa e verde ornamentale. I garofani e le rose, a causa degli eccessivi costi di produzione, non sono quasi più coltivati dalle nostre parti ma arrivano anche da Paesi molto lontani”.
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