L'intervento

Vallecrosia, l’ex assessore Paolino: “Ai cittadini i migranti volontari costano 200 euro al mese”

"La collettività, oltre che far fronte alle spese per il mantenimento di queste persone, sarà obbligata a pagare per servizi già contemplati nei capitolati ed appalti che il Comune ha in essere con Ditte e Cooperative"

Emidio Paolino

Vallecrosia. Quanto costano ai cittadini i migranti “volontari” che, per volere di quest’amministrazione, stanno effettuando compiti che dovrebbero svolgere regolari ditte o cooperative?

 

Una cifra precisa € 16.980,00 IVA compresa in 5 mesi (delibera della giunta Comunale del 30/07/18 n° 64, oltretutto da correggere, controllate i mesi della convenzione allegata). Facciamo due conti, secondo la convenzione sottoscritta tra il Comune e la Cooperativa Caribù per:

• pulizia di giardini pubblici e strade comunali
• piccola manutenzione e tinteggiatura dell’arredo urbano (ma hanno tinteggiato anche le ringhiere della passeggiata? oppure abbiamo pagato qualcun altro?)
• supporto per la sistemazione dell’archivio storico comunale (ma non paghiamo già dei dipendenti per questo?)
• eventuale supporto per allestimento strutture per lo svolgimento di manifestazioni comunali (ma non esiste già un accordo con l’associazione “Oltre l’Onda?)
• una non ben precisata “prestazione compatibile con le attività di volontariato” (?) per questo i cittadini di Vallecrosia pagano € 1.800,00 + Iva al mese alla cooperativa che li ha in carico per gestirli e € 200,00 di gratifica per migrante (sono 6) a discrezione della cooperativa, la quale dovrà elargirli “ai migranti che abbiano dato prova di adeguato coinvolgimento nel progetto” (cit. dalla convenzione in allegato alla delibera), ovviamente essendo una gratificazione non è soggetta ad alcun genere di tassazione. Sono € 3.396,00 al mese per 5 mesi.

Quindi la collettività oltre che far fronte alle spese per il mantenimento di queste persone, sarà obbligata a pagare per servizi già contemplati nei capitolati ed appalti che il Comune ha in essere con Ditte e Cooperative, che hanno dipendenti per i quali pagano tasse e previdenza sociale, non danno gratificazioni. 

Non solo questo utilizzo delle risorse comuni è un grave insulto a chi, nella necessità di un aiuto, si vede rifiutare un contributo per pagare le bollette o l’affitto per mancanza di fondi, non solo è una forma di concorrenza sleale nei confronti delle Ditte che fanno questo di mestiere e hanno dipendenti da mantenere, ma è un ulteriore beffa considerando che, per i migranti, lo Stato (quindi tutti noi) già impegna somme notevoli a discapito di altre necessità.

Se poi l’obiettivo è una qualche forma di integrazione mi dispiace, ma 5 mesi di lavoro saltuario non danno la possibilità di integrare nessuno, oltretutto questo esperimento era stato già testato dall’amministrazione Giordano, con costi decisamente inferiori, senza nessuna finta gratificazione e forti perplessità da parte mia per le stesse ragioni che sto spiegando ora, infatti non è durata che un paio di mesi.

E’ necessario prendere atto che non esistono le condizioni economiche, nel contesto di Vallecrosia, per integrare nel tessuto sociale queste persone senza incidere sulla disponibilità finanziaria della popolazione residente. Dato che possiamo considerare questo atto come il primo interamente frutto dell’amministrazione Biasi, se il buongiorno si vede dal mattino c’è poco da stare allegri” – fa sapere l’ex assessore comunale Emidio Paolino.

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