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Imperia, dipendenze dei giovani. A.ge: “Grazie alle forze dell’ordine, ma serve anche aiuto dei genitori”

25 agosto 2018 | 08:11
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Imperia, dipendenze dei giovani. A.ge: “Grazie alle forze dell’ordine, ma serve anche aiuto dei genitori”

Il grido dall’allarme dell’associazione: “Ci sono genitori che chiedono ai gestori di servire alcol a ragazzini”

Imperia. L’associazione italiana Genitori A.Ge nella provincia e regione Liguria sempre attenta al problema delle dipendenze soprattutto da alcool minorile vuole aggiornare sulla situazione in questo periodo di movida estiva.
Il nostro lavoro di volontariato non è andato in vacanza infatti tutti i volontari continuano instancabili a monitorare la zona della provincia di Imperia sempre a stretto contatto con le forze dell’ordine preziosi e disponibilissimi nel loro lavoro nello specifico volevamo ringraziare i carabinieri di Sanremo e di Bordighera molto attenti ad ogni nostra segnalazione.

I problemi sono ancora molti perché i giovani le studiano tutte per riuscire a trasgredire e a bere senza controllo anche disposti a pagare un maggiorenne che acquisti per loro i super alcolici al supermercato. Ottimo lavoro è stato fatto nella tradizionale festa di ferragosto dove a Bordighera ogni anno era un delirio: quest’anno i controlli sono stati precisi e mirati quindi si è potuto evitare il peggio e per questo ringraziamo.

Noi abbiamo fatto un po’ il giro dei locali da Bordighera ad Arma di Taggia per sapere dai gestori come fosse andata la stagione e se fossero riusciti a monitorare la situazione e il risultato è ovunque lo stesso e per niente consolante. Ricevono controlli da enti competenti frequentemente e questo potrebbe essere una buona cosa, ma il problema è che questi giovani arrivano nei locali già visibilmente alterati e fortunatamente i gestori hanno iniziato a respingerli all’entrata ma il problema non si risolve.

Purtroppo è sempre un grande problema e c’e molto da fare ancora e lavorare molto con tutti i genitori. Ecco ci chiediamo perché l’attenzione è alta da parte delle forze dell’ordine, dei gestori e, perché no, anche da parte dell’associazione, ma non c’e ancora da parte di molti genitori che non solo non apprezzano il volontariato che offre l’associazione, che può essere discutibile ma non criticabile, soprattutto quando le testimonianze che ci arrivano sono proprio che alcuno genitori richiedono ai gestori di somministrare un pochino di alcool ai loro figli di 15 e 16 anni perché iniziano a crescere. A questo punto diciamo: “Ma non ci siamo proprio!”. Prima di tutto per una questione morale e secondo perché è illegale: la legge è molto chiara e come lo deve essere per i gestori lo deve essere anche per i genitori. Ognuno è assolutamente libero di crescere i propri figli come meglio crede e su questo non si discute ma fino a quando non crea problemi alla comunità che lo circonda. A questo punto è un problema eccome della società. È difficile per noi dire queste cose perché il nostro ruolo è lavorare e proteggere le famiglie e soprattutto i ragazzi ma abbiamo bisogno del vostro aiuto, genitori, abbiamo bisogno che si torni tutti insieme a riprendere il ruolo di genitori e se questo vuol dire secchi “No”, allora ben venga. Noi crediamo molto in ciò che facciamo e quando le risposte sono “non avete niente da fare” rispondiamo: “Sì, eccome, abbiamo figli adolescenti anche noi e c’è veramente tanto da fare per aprirgli la strada del loro futuro, quindi vi chiediamo di prendere in mano la situazione anche voi e, lavorando tutti insieme, non risolveremo il problema ma potremmo contribuire a farli stare meglio.

Buon fine estate a tutti e ricordatevi che noi ci siamo e ci saremo sempre ma con il vostro aiuto.