Ventimiglia

Contro Salvini, Macron e Ioculano: la manifestazione a Ponte San Ludovico per il diritto di movimento dei migranti

Scritte sull'asfalto e un fumogeno, ma nessuno scontro con la polizia

Ventimiglia. “Siamo qui per mandare un messaggio chiaro al governo razzista di Salvini, all’Europa fortezza e alle politiche criminali dei governi europei che sacrificano vite umane”. Lo hanno detto, all’inizio del corteo che dalla pineta dei Balzi Rossi ha raggiunto la frontiera di Ponte San Ludovico i circa sessanta manifestanti delle diverse organizzazioni che hanno organizzato, per la giornata di domani, la manifestazione “Ventimiglia città aperta”.

Un “border crossing” quello di oggi alla frontiera bassa: un attraversamento simbolico del confine che ha visto i manifestanti posizionare su territorio francese un cartellone con sopra disegnato un “permesso di soggiorno europeo”, il documento che secondo i manifestanti dovrebbe essere consegnato a tutti i migranti per consentire loro la libera circolazione all’interno dell’Unione.

“Si sta compiendo un genocidio sui nostri confini, si sta compiendo un genocidio nel mar Mediterraneo”, hanno aggiunto, “In questi giorni stiamo vedendo tutta la brutalità di queste politiche: le persone muoiono nel cercare di attraversare i nostri confini, le persone muoiono per cercare di costruirsi una vita migliore, le persone sono sacrificate per gli interessi egoistici degli Stati nazione e dei nazionalismi”.

Durante la manifestazione Ponte San Ludovico è rimasta “isolata” con il traffico veicolare deviato sulla frontiera alta di Ponte San Luigi. Armati di vernice bianca e pennello e bomboletta spray i manifestanti hanno scritto sull’asfalto “no border”, “welcome refugees” e “freedom of movement”. Acceso anche un fumogeno. Non ci sono stati scontri con la polizia.

La richiesta dei manifestanti è quella di “costruire un’Europa diversa, nella quale sia sancito un diritto inalienabile di tutti e tutte: il diritto di scegliere, di muoversi liberamente in tutto lo spazio europeo, di poter arrivare in Europa in modo sicuro, di non dover subire il ricatto delle polizie di frontiera e dei trafficanti”. “Solo se garantiamo un libero accesso al suolo europeo”, hanno aggiunto, “Possiamo pensare di costruire un’Europa non dei nazionalismi, ma dei diritti, della fratellanza, dell’uguaglianza e della solidarietà”.

Non sono mancati attacchi al ministro dell’Interno Matteo Salvini, al quale sono stati dedicati anche due cartelloni (“Più Salvati, meno Salvini” e “Un regalo alla nazione Salvini sul gommone”), al presidente della Repubblica francese Emmanuel Macron e al sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano, colpevole, secondo i manifestanti, di aver firmato ordinanze disumane contro i migranti presenti nella città che amministra.

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