J'accuse

Bordighera, sindaco Ingenito: “Sull’evento Monet fino ad ora solo padellate di aria fritta”

Manca chi realizzerà l'evento, manca la location e, soprattutto, nessuno aveva pensato (fino ad ora) a dove trovare i soldi

Bordighera. Un sogno l’evento Monet 2019: ovvero la volontà di riportare a Bordighera una tela, “Valle del Sasso”, che il famosissimo pittore impressionista dipinse proprio nella Città delle Palme nel 1884 durante il suo soggiorno in Riviera e che ora è custodita al museo Marmottan di Parigi. Un sogno condiviso dall’ex sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca insieme con il collega di Dolceacqua Fulvio Gazzola. Un sogno che alle casse comunali bordigotte costerà 572mila euro. Un sogno destinato a rimanere soltanto un sogno se non si inizierà a lavorare per trasformarlo in realtà, come ha reso noto oggi il sindaco Vittorio Ingenito.

“Innanzitutto tengo a sottolineare che sia io che tutta la maggioranza riteniamo l’evento Monet un’iniziativa eccellente per l’immagine turistica della nostra città”, precisa il sindaco, “Per questo intendiamo realizzare l’evento”. Detto questo, però, Ingenito, che di professione fa il commercialista ed è dunque attento ai bilanci, dopo aver incontrato il sindaco Gazzola e messo mano al progetto, si è immediatamente mosso con gli uffici comunali. “Quando ho preso in mano il fascicolo relativo al progetto”, ha detto il sindaco, “Ho scoperto che per l’evento è prevista una voce di spesa, per il solo Comune di Bordighera, di 572mila euro. Di questi, 90mila verranno elargiti dalla Compagnia San Paolo, che ringrazio. Altri saranno coperti da altre voci, quali contributi regionali, bigliettazione, gadget e sponsor. Di fatto, però, restano da coprire 295mila euro, quando il Comune ha a disposizione, per tutto il 2019, un budget di 250mila euro per la voce “manifestazioni ed eventi”. Abbiamo dovuto dunque fare delle considerazioni”.

Proprio a seguito di queste verifiche, il sindaco ha scoperto che, dice, “gli uffici finanziari non sapevano nulla dei costi relativi all’evento perché nessuno li aveva informati e dunque questi costi non erano stati preventivati”. Mentre il sindaco Gazzola, a Dolceacqua, ha già fatto le sue mosse, informando gli uffici e facendo sì che questi mettessero in pratica degli accorgimenti per accantonare la somma necessaria e realizzare così l’evento, a Bordighera non era stato fatto nulla, se non “annunci, proclami, padellate di aria fritta”, dice Ingenito.

Oltre al fattore denaro, bisogna poi considerare altri due aspetti: “Dove la facciamo la mostra con il quadro di Monet?”, e ancora, “Chi la realizza? Gli uffici comunali?”. In questo primo mese di amministrazione, il sindaco ha infatti avuto modo di approfondire la questione, scoprendo che il progetto prevede di accogliere la preziosa tela di Monet all’interno di Villa Regina Margherita, ad oggi inagibile per il crollo di un muro nel 2014. Il progetto stesso, poi, la sua realizzazione e la pianificazione dell’evento non sono stati affidati a nessuno, ma lasciati in mano agli uffici comunali che “non hanno le competenze per organizzare un evento del genere”.

“Per prima cosa abbiamo iniziato da subito a trovare risorse e adottare soluzioni in modo da avere già accantonati i circa 300mila euro necessari”, ha detto Ingenito, “Applicheremo anche una parte dell’avanzo di amministrazione, ad esempio, e faremo in modo che gli uffici, con il contributo di tecnici esterni, arrivino a definire pratiche di condono relative agli anni 1985, 1994 e 2003”. Circa cento pratiche, mai toccate negli ultimi cinque anni, che arrivando ad una conclusione porteranno soldi nelle casse comunali.

Per l’organizzazione dell’evento, Ingenito si è recato a Genova dove ha incontrato un esperto nel settore, di fama internazionale, che potrà contribuire, se la fondazione per cui lavora lo consentirà, come project manager per preparare gli affidamenti necessari e realizzare così un evento che travalichi i confini cittadini.

Sulla questione location principale dell’evento, Villa Regina Margherita, Ingenito ha dichiarato: “Ci siamo venduti la villa senza avere il muro. Il progetto per ricostruire il muro non è stato predisposto e non è certo che si possa fare in tempo per la primavera del 2019. Per questo ho diverse persone che si stanno prodigando per cercare una soluzione alternativa al rifacimento di questo muro. Altrimenti servirà trovare una location alternativa, ma a Bordighera non è facile”.

Il sindaco ha voluto concludere il suo intervento dichiarandosi pronto a lavorare insieme alle minoranze per il bene della collettività, per la mostra Monet e non solo: “Non sono un politico, sono un tecnico”, ha detto, “Tanto che mi sono dimenticato di ringraziare Chiara Dogana della Confcommercio per il suo inestimabile lavoro per la realizzazione di eventi a Bordighera quali “Un mare di sapori”. Sono solo un tecnico che vuole lavorare per il bene della collettività, per questo chiedo alle minoranze di contribuire in modo costruttivo, partecipando così alla vita amministrativa di Bordighera”.

 

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