Dal 1935

Trattoria del Porto da Nicò, storia di una tavola marinara a tradizione familiare fotogallery

Raffaele Martino, al timone insieme al fratello Marco, ci porta alla scoperta del rinomato locale di pesce in piazza Bresca a Sanremo

Sanremo. Dal 1935 nel cuore della caratteristica piazza Bresca si trova una tavola marinara che incrocia i sapori di Liguria e di Calabria. È la Trattoria del Porto da Nicò che fondata più di 80 anni fa dalla famiglia Nicò-Martino per offrire rifugio ai “lupi di mare”, è oggi cucina rinomata fra residenti, turisti e anche tutti quei personaggi del mondo della musica e dello spettacolo che durante la settimana del Festival qui sono soliti trovare ristoro dalle fatiche di prove ed esibizioni. Una cucina in costante evoluzione che ha fatto propri i piatti della tradizione ligure riadattandoli, in un’esaltazione di prodotti di qualità e stagionali, a quelli del mare e della terra calabra dove i Martino trovano le loro radici.

Del resto, insieme al profumo di salsedine, è proprio la storia ciò che si respira varcando la porta di ingresso di questo locale: la storia della città di Sanremo, della sua marina, della sua kermesse, la storia di una famiglia. «La Trattoria del Porto è nata a metà degli anni Trenta – ci racconta l’attuale titolare e direttore di sala Raffaele, rappresentante della quarta generazione –. A fondarla furono gli zii Ambrogio e Milva e in origine era frequentata soprattutto dai pescatori che vi approdavano quando c’era brutto tempo e non potevano salpare. Mangiavano e bevevano come lupi di mare e poi segnavano, saldando il conto addirittura settimane e settimane dopo e non con le vecchie lire bensì con quanto pescato. In famiglia siamo ancora soliti ricordare quegli esordi dicendo che quando la trattoria era piena le casse erano vuote e quando la trattoria era vuota le casse erano piene!»

A fare da spartiacque fra l’antica locanda dei pescatori e l’amato ristorante dei cantanti, fu l’entrata nel 1957 del figlio di Ambrogio e Milva, Sergio Nicò. «È stato lui a trasformare il locale da tavola marinara con poche pretese, basata su proposte semplici, a ristorante tout court – spiega il giovane ristoratore –. Lo zio Sergio ha rinnovato le sale interne e la cucina, ha aggiunto una veranda e ha esaltato alcuni piatti che sono successivamente diventati i nostri cavalli di battaglia, come le pennette alla Nicò. Furono quelli anni molto importanti, in cui cambiò anche la clientela che si fece via via sempre più ampia e diversificata».

Erede di quell’epoca d’oro fu il papà di Raffaele, Bruno Martino, che assunse il timone sul finire degli anni Novanta. «Era il 1997 – ricorda il trentunenne –, io ero piccolissimo ma ho ancora impresso nella mente il giorno in cui si è messo per la prima volta dietro i fornelli a leggere le comande e a dirigere il personale. È stato mio padre a dare al ristorante l’immagine che ha oggi, inserendo nel menu punte di diamante, quali la cascata di pesce crudo, ampliando e fidelizzando la clientela». Una clientela fatta soprattutto di persone del luogo, ma anche di tanti personaggi famosi che fin da quando Raffaele era appena un bambino vedeva sedersi ai suoi tavoli un anno e poi ritornare quello successivo e quello dopo ancora. Solo per citarne alcuni, Mike Bongiorno, Pippo Baudo, Andy Garcia, Belen Rodriguez, Albano, Enrico Ruggeri. Senza dimentica, Ron, Gigi d’Alessio, Marco Masini, Gianluca Grignani e tanti altri, tutti immortalati in quegli scatti fotografici apposti in bella vista nella sala principale del ristorante.

«Diciamo che il Festival di Sanremo è passato fra queste mura!», dice con spirito Raffaele che attualmente porta avanti il locale insieme al fratello Marco. «Il testimone mi è stato passato nel 2013 e l’ho raccolto con tanto amore. Fin da ragazzino, durante la pausa scolastica, venivo a dare una mano a mio padre. Terminate le superiori, sono stato messo di fronte a una scelta: proseguire gli studi o portare avanti quello che la nostra famiglia in 80 anni aveva creato. Ero molto indeciso, volevo iscrivermi all’università ma le parole di un professore mi hanno indirizzato sulla seconda strada. Non potevo fare scelta migliore, come dice sempre mio padre “la storia non la fa un uomo solo” e io sono fortunato perché non solo ho avuto la possibilità di far parte di questa storia ma mi è stato dato il privilegio di continuare a raccontarla insieme a mio fratello».

Entrato nella crew a partire dal 2015, lo scorso novembre Marco,  27 anni, è diventato capo brigata della cucina «e nonostante la giovane età – sottolinea il fratello maggiore – devo ammettere che è molto in gamba. Ha fatto la sua prima stagione quasi per caso e adesso è pilastro portante del ristorante, lui insieme alla sua straordinaria abilità di preparare i piatti, di scegliere materie prime e prodotti, da quelli del mare a quelli della terra. E poi è infaticabile, la giornata di uno chef inizia molto prima di quella di un direttore di sala. Lui si alza all’alba e va personalmente al porto a scegliere il pesce che poi trasforma in portate che colpiscono tanto il palato quanto gli occhi». Quindi trionfi di trenette all’astice, risotti alla pescatora, ai gamberi, e ancora aragoste, fritti misti, pescati del giorno al profumo di Rossesse che è possibile scegliere personalmente dall’espositore e poi gustare nel tepore di un suggestivo dehors, tra i fragori del mare in lontananza e di una storia dal sapore tutto familiare.

 

Recentemente rinnovata, potete trovare la Trattoria del Porto da Nicò in piazza Bresca 8/10, Sanremo

Raffaele e Marco vi aspettano nel loro locale tutti i giorni con cucina no-stop dalle 12 alle 23

Per prenotazioni, chiama al +39.0184.501988 // +39.328.1316762

Per maggiori informazioni visita il sito internet www.ristorantedanicosanremo.com o scrivi a info@ristorantedanicosanremo.it oppure a ristorantedanicosanremo@gmail.com

 

La Trattoria del Porto da Nicò è anche sui social:

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https://goo.gl/SQ5QSi

 

(video Jacopo Gugliotta)

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