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Ospedaletti capitale internazionale del motociclismo storico fotogallery

Sta per calare il sipario sull'ultimo atto della tre giorni dedicata alla rievocazione del Gran Premio Sanremo Circuito di Ospedaletti

Ospedaletti. La “città delle rose” capitale internazionale del motociclismo storico. Sta per calare il sipario sull’ultimo atto della tre giorni dedicata alla rievocazione del Gran Premio Sanremo Circuito di Ospedaletti.

La giornata di oggi ha visto protagonisti la partenza della prima batteria, di quella Open con moto moderne, piloti campioni del mondo e piloti ancora in attività impegnati in vari campionati (GP, SBK, Gare in salita, TT, ecc). Suggestiva esibizione poi del pilota Dario Marchetti con la Panigale 1299 SBK biposto sulla quale pochi fortunati hanno preso posto, e successiva partenza delle auto storiche da corsa del periodo 1947/ 1952. Nel primo pomeriggio è stata invece la volta della batteria 2. 

Il programma 2018 della kermesse – dal titolo significativo “Ritorno alle origini” – ha presentato tante novità e rispettato molte tradizioni, tra cui quella del percorso che, con i suoi 1300 mt dislocati tra salite, discese e curve mozzafiato, è rimasto quello del 1972.

Anche quest’anno la rievocazione, che ha tagliato il nastro delle sei edizioni, ha rinnovato l’atmosfera dei tempi passati con moto e auto d’epoca, grandi piloti e un pubblico sempre più numeroso.

Per l’occasione, oltre 300 collezionisti con le loro e 7 batterie di prove libere che hanno regalato uno scenario completo di mezzo secolo di tecnica motociclistica. Le moto iscritte hanno spaziato dai dai primi anni Venti del secolo scorso sino al 1972, salvo qualche deroga per modelli successivi di rilievo. A completare il quadro, la parata dei campioni e la batteria Open, dove il presente si è amalgamato con il passato di moto e centauri in attività o che hanno smesso solo recentemente.

I campioni di ieri intervenuti sono stati oltre una quarantina, con in prima fila i tre volte andata a Freddie Spencer, Pier Paolo Bianchi e Eugenio Lazzarini e il due volte campione del mondo Carlos Lavado, ormai protagonisti abituali del circuito, insieme a, solo per ricordarne alcuni, Remo Venturi, che a Ospedaletti ha corso la prima volta nel 1954 e nel 1963 ha ottenuto il suo ultimo successo nel Gran premio Sanremo; all’argentino Benedicto Caldarella, primo nel 1964; per continuare con Gianfranco Bonera, Roberto e Michele Gallina, Piero Giugler e Francesco Curinga, tutti “Europei” della salita.

Non sono mancati gli “esordienti”, con gli ex campioni del mondo della Superbike: il francese Raymond Roche, iridato nel 1990; lo spagnolo Carlos Checa, titolato nel 2011; l’italiano Paolo Casoli, campione del mondo Supersport nel 1997; il transalpino Regis Laconi, secondo nel mondiale Superbike nel 2004; il due volte tricolore Superbike Marco Borciani e Michele Pirro autentico jolly dei piloti collaudatori Ducati, capace di ben figurare tanto in MotoGP quanto in Superbike e di riuscire a Vincere anche un titolo europeo e 5 tricolore.

In batteria Open si è potuto ammirare anche il coraggio e la determinazione dei piloti diversamente abili, che con il cuore e la passione hanno trovato la forza di superare l’ostacolo. Grazie alla disponibilità di Dario Marchetti, oltre agli impegni in batteria campioni e open, anche questa volta non è mancata la Ducati Panigale biposto per far provare ad alcune persone l’emozione di un giro a bordo di una vera GP.

 

 

 

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