L'iniziativa

Gruppo di volontari sfalcia le strade di Bajardo

"Di certo ora, oltre ad una buona visuale per tutti, hanno guadagnato i numerosi ciclisti che amano questa strada; sudano come prima ma con la strada più pulita"

Bajardo. Scrive il lettore Marco Laura.

 

“Quando si parla di comunità, spesso, si hanno idee confuse. A Bajardo, invece, si cerca di dare un significato a questa parola , a volte usata non per unire ma per dividere, allontanare.

Qui nel piccolo paese a due passi dal cielo, su questa montagna così suggestiva, sabato scorso, la comunità si è mostrata per quella autentica, quella giusta. È solo una piccola storia, piccola come tutte quelle che sono vere, quelle che vale davvero la pena di raccontare. Una storia che dà il sapore di un nucleo unito che onora questa parola.

Come si sa le strade provinciali si devono sfalciare con un particolare ingrediente che sembra quasi imbarazzante da pronunciare : la buona volontà. Così, un certo numero di bajocchi ( chi di origine, chi di successivo … innamoramento ) hanno speso una mattinata di prima estate “ pee daghe una bota “ ( impegnarsi con solerzia ) “ ai custi “ ( cespugli ) orgogliosamente e rigogliosamente cresciuti in questa piovosa primavera nella strada che porta a valle, ad Apricale. Nulla di speciale, nulla di straordinario, ma per qualche ora spesa gratuitamente ci si è sentiti in comunione, appunto: comunità.

Di certo ora, oltre ad una buona visuale per tutti, hanno guadagnato i numerosi ciclisti che amano questa strada; sudano come prima ma con la strada più pulita”.

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