Economia

Una crescita costante, anche in Liguria: Banca d’Alba presenta il Bilancio sociale 2017 e annuncia l’assemblea dei soci fotogallery

Il nuovo rapporto dell’istituto di credito cooperativo piemontese conta 4mila soci liguri per 10mila clienti serviti nelle 6 filiali di Alassio, Albenga, Villanova d'Albenga, Diano Marina e Imperia

Nella suggestiva cornice delle Langhe, ieri Banca d’Alba ha presentato il Bilancio sociale 2017 annunciando la grande assemblea dei soci che si svolgerà domenica 27 maggio. Luogo prescelto, la sala consiliare dell’antica dimora dei feudatari conti Ruffino, attualmente sede del Municipio di Diano d’Alba, che ben ha rappresentato il valore storico oltreché economico dell’occasione.

Nata nell’ottobre 1998 dalla fusione di tre Casse rurali e artigiane piemontesi fondate alla fine dell’Ottocento, Gallo Grinzane Cavour, Vezzo d’Alba e Diano d’Alba, Banca d’Alba si appresta infatti a festeggiare i suoi primi vent’anni. Un compleanno che sarà accompagnato da un’ampia rosa di eventi e che soprattutto sarà celebrato nelle vesti di istituto di credito cooperativo più solido d’Italia, il primo per compagine sociale.

E sono le stesse cifre che compaiono sfogliando le pagine del Bilancio a dirlo. Numeri che raccontano una storia fatta di cooperazione, sviluppo sostenibile, bene comune e soprattutto centralità delle persone; e che vedono 72 filiali in oltre 290 Comuni del Nord Ovest per un totale di 54.226 soci, di cui il 40% delle 3.128  nuove entrate 2017 sotto i 30 anni, a garantire la continuità generazionale di quel progetto pionieristico risalente al 1885 e da cui Banca d’Alba ha visto la luce.

Una crescita costante nel tempo quella di quest’istituto di credito cooperativo, trainata da una politica di espansione che dai territori di origine ha messo forti radici in tutto il Piemonte e non solo. Dall’Astigiano all’Alessandrino, dal Torinese ai laghi d’Orta e Maggiore passando per Ivrea e il Canavese, dagli inizi del Duemila Banca d’Alba è una realtà consolidata anche nel Ponente Ligure dove oggi conta 4mila soci per un totale di circa 10mila clienti serviti nelle 6 filiali distribuite nei Comuni di Alassio, Albenga (due), Villanova d’Albenga, Diano Marina e Imperia.

«Con la missione di creare valore economico, sociale e culturale a beneficio dei soci e della comunità locale in cui opera –  evidenziano il presidente Tino Cornaglia e il direttore generale Riccardo Corino –, Banca d’Alba nel corso degli anni ha saputo rafforzare la sua presenza anche sul territorio ligure, lasciandovi un’impronta importante. Banca d’Alba è un istituto di credito cooperativo che lavora per il territorio e i soci, suo reale patrimonio. Siamo distanti in termini chilometrici ma siamo molto vicini, dialoghiamo molto con la Liguria che consideriamo una prosecuzione della nostra terra. Siamo soddisfati di tutte le filiali liguri, dove siamo apprezzati per il modo differente di condurre le relazioni. Banca d’Alba è una banca aperta al futuro ma allo stesso tempo tradizionale che vive ancora dei rapporti con i suoi soci e clienti. La nostra forza risiede proprio nello scopo di fare banca in modo diverso».

Quindi valorizzando la persona e ponendosi come parte integrante del tessuto sociale del territorio in cui opera, con particolare attenzione alla salute e alla crescita culturale-professionale della popolazione, primi fra tutti i giovani. Sottolineano i vertici di Banca d’Alba: «I soci rappresentano per noi un valore intangibile, raggiunto attraverso il ruolo attivo dell’istituto nella società e su un rapporto fatto di fiducia e principi mutualistici da cui tutti traggono beneficio, grazie al sostegno economico a famiglie e aziende. Ai soci sono riservati una vasta gamma di prodotti e servizi bancari ed extra bancari, tra cui iniziative di prevenzione sanitaria e l’assistenza qualificata nei nostri cinque Centri Medici fisioterapici, di cui uno si trova proprio in Liguria, ad Albenga».

Sostegno al territorio, sostegno alle famiglie e sostegno alle imprese sono i cardini su cui da vent’anni Banca d’Alba si regge solidamente. Il rapporto illustrato ieri parla, per il solo anno 2017, di 484 interventi a supporto di enti e associazioni per un totale di 370.968 euro erogati. E poi organizzazione di mostre (11), eventi (71) e il coinvolgimento di 4.500 studenti in attività formative. 3,8 milioni di euro è invece la somma dei finanziamenti emessi ai soci, con un aumento del 32% rispetto al 2016. Senza dimenticare l’adesione al fondo di garanzia per la prima casa che ha rappresentato un valido strumento di accesso al credito a favore dei nuclei familiari, soprattutto giovani coppie, nuclei monogenitoriali con prole e giovani under 35. Su questo fronte il Bilancio sociale parla di 397 finanziamenti garantiti dal fondo per un importo complessivo di 44,3 milioni di euro nonché la concessione di 459 moratorie.

Un ruolo di primo piano spetto anche alle imprese. Nel 2017 Banca d’Alba ha infatti erogato 1.977 finanziamenti alle aziende dei suoi territori per 230 milioni di euro, registrando un +18% rispetto all’esercizio precedente e un’impennata in investimenti produttivi, a testimonianza di una maggiore fiducia nel futuro. E in questo futuro rientra anche la crescita delle aziende liguri, «in forte dialogo con quelle piemontesi – come spiegano il presidente e il direttore generale dell’istituto di credito cooperativo –. Le imprese dei nostri territori parlano fra di loro, gli imprenditori liguri e quelli piemontesi si conoscono, si scambiano commerci ed è questo per noi molto importante per generare quel benessere sociale, quel bene comune che fin dalla nostra nascita perseguiamo».

«Se apriremo nuove filiali in Liguria? Per il momento pensiamo solo a servirla al meglio, a creare valore aggiunto reinvestendo parte degli utili sul territorio così da creare ricadute positive sull’intera collettività», dicono orgogliosi Tino Cornaglia e Riccardo Corino, invitando poi tutti i soci della Riviera di Ponente a quell’importante momento di democrazia finanziaria che è l’assemblea dei soci che si terrà il 27 maggio in piazza Medford ad Alba.

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