Judo

Tre titoli italiani ed un quarto posto per il Judo Club Sakura Arma di Taggia ai campionati italiani di ju jitsu

Gli insegnanti tecnici sono al massimo dell'entusiasmo e della soddisfazione

Taggia. Lo scorso fine settimana è stato molto faticoso per il Judo Club Sakura Arma di Taggia a.s.d., che è stato impegnato a Perugia con la partecipazione allo Stage Nazionale di Ju Jitsu, al quale hanno preso parte gli insegnanti tecnici Andrea Molinari e Manuela Ferrigno e con la partecipazione al Campionato Italiano di Ju Jitsu, al quale hanno preso parte quattro atleti: lo junior Simone Revelli nella specialità del Fighting System, il cadetto Andrea Poderico, ed i seniores Diego Secchi e Chiara Viel nella specialità del Ne-Waza.

Partiti con la speranza di fare una buona gara, forti di una preparazione lunga ed accurata, non avrebbero mai pensato di ritornare con tre titoli italiani ed un quarto posto. Andrea Poderico era il più giovane del gruppo, all’esordio in una gara di tale impegno anche emotivo, ma ha saputo comportarsi bene, giungendo al quarto posto.

Diego Secchi e Chiara Viel hanno conquistato entrambi il primo posto nella specialità del Ne Waza, nelle categorie di peso, rispettivamente, di kg. 85 e di kg. 49, dove attualmente stanno ottenendo buoni risultati, ma l’ atleta che ha maggiormente entusiasmato con l’ andamento della sua gara è stato Simone Revelli, che si è imposto con sicurezza, superando gli avversari che man mano lo andavano ad affrontare. I suoi incontri sono stati condotti con determinazione, fino ad arrivare a salire sul gradino più alto del podio.

Gli insegnanti tecnici Andrea Molinari e Manuela Ferrigno che si occupano del settore Ju Jitsu e che li hanno seguiti in gara sono al massimo dell’entusiasmo e della soddisfazione: “Oggi i risultati ci hanno veramente premiati per il lavoro fatto. Gli atleti non si tirano mai indietro quando c’è da allenarsi ed ora il premio è arrivato. Non tireremo certamente i remi in barca ma, anzi, saremo spronati a fare sempre di più e meglio. Abbiamo un gruppetto di atleti giovani che ancora non hanno provato l’agonismo, ma può darsi che prima o poi si sentiranno di affrontare le gare e, magari, qualche altro buon risultato potrà arrivare”.

commenta