Dopo l'evasione

“Non ci danno antidolorifici per il mal di denti”: detenuti accendono la protesta nel carcere di Sanremo

Michele Lorenzo (Sappe): "Quel carcere è una bomba a orologeria"

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Sanremo. Notte di protesta nel reparto detentivo della casa circondariale di Sanremo e nella seconda sezione del carcere di Marassi, a Genova. All’origine delle proteste ci sarebbe la scarsa assistenza sanitaria con due detenuti che hanno lamentato la mancata somministrazione di medicinali.

In particolare a Sanremo, un carcerato ha protestato per la mancata somministrazione di antidolorifici per il mal di denti. A lui si sono uniti gli altri detenuti che hanno sbattuto le porte blindate notturne delle celle (i “blindi”) dalle 2 alle 5 del mattino.
A Genova, invece, quattro detenuti italiani hanno incendiato delle coperte.

“E’ stata una notte ad alta tensione”, ha commentato Michele Lorenzo, segretario ligure del sindaco di polizia penitenziaria Sappe, “Il carcere di Sanremo è una vera e propria bomba ad orologeria, con 240 detenuti gestiti da cinque o sei agenti per notte, che diventano facile bersaglio. Il tutto a pochi giorni dall’evasione di Abdelhamid Salami, detenuto marocchino, dall’ospedale di Sanremo”.

Il sindacalista del Sappe ha lanciato un appello all’assessore regionale della Sanità: “Sonia Viale, dove sei? La medicina penitenziaria è competenza della Regione, per favore bisogna fare chiarezza su cosa succede nelle carceri liguri, per quanto concerne la medicina penitenziaria; a tutto il resto i pensiamo noi. Ma questo è di tua competenza. A Sanremo l’agente è stato costretto ad abbandonare il servizio per sedare la protesta”.

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