L'analisi

Matrimoni sempre più laici in Riviera: oltre il 60% degli sposi dice “sì” in municipio

Nel 2016, ultimo anno per cui si anno a disposizione i numeri Istat, su 643 coppie convolate a nozze soltanto 240 hanno scelto il rito religioso

Matrimonio

Imperia. Nell’Imperiese i matrimoni sono diventati e stanno ancora diventando sempre meno una questione religiosa.

Nel 2016, ultimo anno per cui si hanno a disposizione i numeri dell’Istituto nazionale di statistica, più della metà delle coppie convolate a nozze ha scelto di pronunciare il fatidico “sì” in Municipio o in un’altra delle location messe a disposizione dalle singoli amministrazioni comunali, quali residenze o giardini storici.

Come nel resto d’Italia, l’istituzione del matrimonio è cambiata radicalmente: un anno e mezzo fa, su 643 celebrazioni totali, la Riviera dei Fiori ha visto attraversare la navata di una chiesa soltanto da 241 spose. Un leitmotive romantico, quasi fiabesco, oggi sorpassato da una tendenza a laicizzare le nozze che in un futuro non troppo lontano potrebbe pure lasciare parecchie chiese vuote.

Dall’istantanea emergono infatti dati poco rassicuranti. Basti pensare che se nel 2013 la percentuale delle coppie unite in matrimonio con rito religioso era sorpassata da quella del rito civile di appena dieci punti (44,4% contro 55,6%), cinque anni dopo il divario è salito più del doppio (37,5% contro 62,5%). Uno sbalzo enorme.

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