Imperia, bilancio di previsione 2018, tagli per un milione di euro

“ll problema principale sono i crediti, in particolare per quanto riguarda i canoni di depurazione e la tassa sui rifiuti urbani” – spiega Capacci
Imperia. Tagli in tutti i settori per coprire i buchi di bilancio nel settore idrico e dei rifiuti. La giunta Capacci approva il Bilancio preventivo 2018 che ora dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale il prossimo 31 maggio. Particolare sofferenza alle casse di Palazzo civico deriva dal credito di Amat nei confronti del Comune che nel 2013 al momento dell’insediamento della giunta Capacci era 6 milioni e seicentomila euro e che oggi , dopo 5 anni, tocca gli 11 milioni e seicento mila.
L’assessore all’amministrazione finanziaria Guido Abbo (candidato sindaco del centrosinistra) ha dovuto reperire un milione di euro per chiudere il Bilancio che pareggia a 44 milioni di euro, dovendo sottostare alle prescrizioni prescrizioni della Corte dei Conti. «Il problema principale -spiega Capacci – sono i crediti, in particolare per quanto riguarda i canoni di depurazione e la tassa sui rifiuti urbani. Sui primi Amat incassa per quasi un milione all’anno, ma da più di 10 anni non riesce a riversare regolarmente al Comune. Analoga situazione per quanto riguarda la Tari. Le risorse per la manovra sono state reperite per 500 mila euro grazie al rientro delle somme stanziate lo scorso anno per il pagamento dei Tfr dei lavoratori Tradeco, la restante parte mediante tagli su vari capitoli del bilancio, distribuiti su tutti i settori».
«Abbiamo dato l’ultima stretta conclude il primo cittadino uscente – completando il percorso di risanamento dei conti. Auspico che chi il mio successore continui a gestire le risorse attentamente come ho fatto io nei cinque anni del mio mandato».