In mattinata

A Bordighera l’incontro pubblico sull’ospedale Saint Charles: tanti cittadini e candidati presenti fotogallery

Oltre a Pallanca, anche Ingenito, Albano e Lorenzi, oltre a tanti candidati consiglieri

Bordighera. Si è svolto stamane presso la Sala Rossa del Palazzo del Parco, l’incontro sul futuro dell’ospedale Saint Charles, per il quale il prossimo 11 giugno verranno aperte le buste contenti le offerte dei privati che vorranno gestire la struttura, di proprietà comunale, con la convenzione dell’Asl1 imperiese.

All’incontro, che ha visto relatori l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale (Lega), il dirigente dell’Asl 1 imperiese Marco Damonte Prioli e il sindaco di Bordighera Giacomo Pallanca, erano presenti i candidati sindaci : Vittorio Ingenito, Mara Lorenzi, Donatella Albano e numerosi candidati consiglieri. Presente anche il candidato sindaco per il Comune di Vallecrosia Armando Biasi.

Marco Damonte Prioli, dirigente Asl 1 imperiese

“E’ un’operazione non semplice, che rappresenta una sfida anche come Asl, per poi integrare i servizi pubblici con quelli forniti dal privato”, ha dichiarato Prioli, che ha però sottolineato gli aspetti positivi della privatizzazione del Saint Charles, “Una delle criticità della provincia, parlando come direzione generale della ASL, specialmente nella gestione delle liste di attesa, è proprio una presenza scarsa del privato accreditato. La mia esperienza mi fa dire che, dove c’è una sanità pubblica, ma c’è un privato un pochino più presente, alcune criticità dovute alla difficoltà nell’assunzione di medici, nell’avere prestazione che nel pubblico sono legate ad aspetti “burocratici” che non si possono assolutamente superare, possono essere aiutati da una presenza controllata nell’ambito del servizio sanitario regionale del privato”.

Giacomo Pallanca, sindaco di Bordighera

E’ stata l’assessore regionale Sonia Viale ad entrare nel dettaglio dei 600mila euro annui di canone d’affitto che il gestore privato dovrà versare: “Trecentomila euro andranno per interventi straordinari da effettuare nell’ospedale”, ha spiegato, “E altri 300mila saranno distribuiti per attività territoriali (cure domiciliari) che attengono a quei bisogni che non devono trovare risposta in un’ospedale, ma che se trascurati portano poi il paziente in ospedale”.

“E’ stato un atto di coraggio politico”, ha aggiunto la Viale, “Molte volte è molto più comodo non fare le cose, allargare le braccia e dare colpa a qualcun altro. Noi non abbiamo scelto questa strada e al momento sono soddisfatta del percorso che tutti insieme abbiamo fatto”.

“Un percorso”, ha sottolineato il sindaco Giacomo Pallanca, “Nato nel 2013 con le linee di mandato dell’amministrazione nelle quali, all’articolo 7, era previsto che nel caso in cui non fosse avvenuto un ripotenziamento dell’ospedale Saint Charles di Bordighera, l’amministrazione si sarebbe riservata la possibilità di guardarsi intorno e rivolgersi ai privati”. La proposta dell’amministrazione comunale è stata presa in considerazione nel 2015, quando a Genova si è insediata la giunta Toti: solo in quel momento, la volontà di iniziare un percorso per cambiare le sorti dell’ospedale Saint Charles, ha trovato terreno fertile anche in Regione.

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