Un'invasione

I turisti raccontano le vacanze a Sanremo: tante note positive ma non mancano le polemiche

Da via Matteotti al Porto Vecchio è un andare e venire di facce nuove, i ristoranti sul mare e nel centro sono gremiti, i bambini giocano a Pian di Nave e le mamme prendono il sole sulle panchine

Sanremo. Tanti turisti hanno invaso la Città dei Fiori, chi per la prima volta e chi per l’ennesima. Una città che lascia il segno nel cuore di chi la visita arrivando da lontano: il clima mediterraneo, il sole, i colori e la cucina fanno la loro parte per far innamorare i turisti.

“Veniamo da Padova ed è la prima volta che facciamo tappa a Sanremo, ci piace molto e sono sicura che ritorneremo – ci dice Carla che è venuta a visitare la Riviera con la sua famiglia – stiamo in albergo a Imperia e non potevamo non visitare la città del Festival”.

Da via Matteotti al Porto Vecchio è un andare e venire di facce nuove, i ristoranti sul mare e nel centro sono gremiti, i bambini giocano a Pian di Nave e le mamme prendono il sole sulle panchine.

“Non è la prima volta che veniamo a Sanremo, abbiamo comprato dieci anni fa la casa qui e ogni tanto quando vogliamo fuggire dalla nebbia milanese veniamo in Riviera” – racconta Anna che è venuta con sua mamma per passare il ponte dal 25 al 1 maggio. Proprio come Marina e Alberto che è da quando sono andati in pensione che si godono una volta al mese la brezza mediterranea della Riviera dei Fiori: “E’ bellissimo stare qui, è vicino a casa in Piemonte e sembra di stare in paradiso”

“Sono sceso al mare con la mia famiglia – dice Luigi di Varese – stare durante il ponte in città è noioso, meglio venire dove l’aria è pulita”. Sanremo meta di vacanze per tante famiglie: attraente, ricca di negozi, popolare ed accogliente, ma presenta anche note negative: “E’ una cittadina bella ma molto caotica, troppo traffico, ci sono tantissimi veicoli per strada, molti scooter e tanto rumore, penso che per noi turisti questa sia una pecca, non immagino invece per chi ci lavora, penso porti un po’ di disagi” puntualizza Lorenzo di Torino.

 

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