Progetto alcotra

“Alta Via del Sale”: un prodotto turistico per lo sviluppo dei territori fra Liguria, Francia e Piemonte

Un'opportunità di rilancio non solo turistica ma anche culturale ed economica

 

Saneremo. Si è tenuta questa mattina a palazzo Bellevue la conferenza sul progetto interreg Alcotra, sviluppato grazie al contributo dell’Unione Europea per la valorizzazione del territorio montano tra Francia, Liguria e Piemonte. Tema principale dell’incontro è stato il collegamento stradale Monesi-Limone, ristrutturato negli ultimi anni che al giorno d’oggi consente il traffico a circa 8000 veicoli ogni stagione estiva. La strada, chiamata “Alta via del Sale” è un percorso che parte da Limone Piemonte e che si snoda in un percorso di 39 chilometri attraverso le alpi, terminando a Monesi di Triora, nella nostra provincia.

Un’opportunità di rilancio non solo turistica ma anche culturale ed economica: il progetto transfrontaliero Alcotra punta ad accrescere le utenze pubblicizzando il nostro territorio montano unico nel suo genere, dove le montagne si affacciano sul mar Ligure regalando panorami mozzafiato. Un territorio a cui fanno parte i comuni di Limone Piemonte, Tenda, La Briga, Briga Alta, Ormea, Mendatica, Triora, Pigna, Garessio e Priola, località che potranno godere di una promozione turistica grazie alla rete di sviluppo che verrà a crearsi a partire dal mese di luglio sfruttando le potenzialità ricettive delle antiche strade e sentieri che si inerpicano sulle nostre montagne.

E’ una preziosa opportunità di sviluppo territoriale quella che prende forma grazie all’attuazione del progetto Interregionale Alcotra ”Starmil2 Strada ex-militare Monesi La Brigue Limone Piemonte Col de Tende: costruzione di un prodotto turistico organizzato”, oggi in avanzata fase di realizzazione e promosso dall’Unione Montana Alta Val Tanaro, da Sivom de la Roya de  e dal Comune di Triora, nell’ambito del programma di cooperazione territoriale europea.

 

Ne è protagonista quel tratto delle Alpi Marittime affacciato sul mare e che vede Liguria, Piemonte e Francia incontrarsi lungo i pendii delle aree interne della Provincia di Imperia, della parte meridionale della Provincia di Cuneo e dell’Alta Valle Roya: un’area che, pur nella specificità di ciascuno dei suoi abitatori, rappresenta dal punto di vista non soltanto morfologico, ma anche socio-economico e storico, un vero e proprio sistema territoriale, al di là dei confini e delle competenze amministrative.

Un’omogeneìtà esplicitata oggi da una strategia di promozione turistica comune che vede il proprio asse portante nella strada sterrata che corre in quota attraversando quel territorio per 39 chilometri da Limone Piemonte a Monesi di Triora. Un percorso che il progetto battezza ufficialmente ”Alta Via del Sale Hòute Route du SeI” dando vita attorno ad esso a un prodotto unico e strutturato da porre sul mercato internazionale delle destinazioni di viaggio outdoor: a quell’asse si collegano fisicamente o funzionalmente otto itinerari studiati per dar vita a un’offerta innovativa, rivolta a un pubblico sempre più sensibile al tema della sostenibilità e ai valori originari delle località di soggiorno.

Parallelamente al completamento, previsto per l’estate, dei lavori di sistemazione del tracciato della ”Alta Via del Sale” in vista delle sua apertura, il prodotto turistico viene plasmato attraverso la definizione di un percorso strategico e alla costruzione di azioni e strumenti d’informazione e di promozione turistica attualmente in via di realizzazione, caratterizzati dall’immagine coordinata e il logo ideati per identificare il prodotto e il sistema d’offerta ad esso correlato.

Un percorso fra le alpi e il mare                                                                                                                                                                                                                                          Il percorso sterrato che inizia a Limone Piemonte, con partenza dai 1870 metri su‘l livello del mare del Colle di Tenda, per raggiungere Monesi di Triora a quota 1378 dopo un tragitto di 39 chilometri e un’altitudine massima toccata di 2239 metri, ricalca I’antica mulattiera – citata già da documenti dell’inizio del XIII sec. col nome di ”Via Marenca” solcata ne’i secoli da viandanti, commercianti, pastori e pellegrini in viaggio fra le aree rivierasche del Ponente ligure o della vicina Provenza e il Piemonte e la pianura del Po.

Un tracciato suggestivo fra i territori di Italia e Francia, lungo le regioni Liguria, Piemonte e Provence Alpes Còte d‘Azur, che pur sviluppandosi in alta montagna, mantiene un andamento piuttosto regolare, correndo a mezza costa senza eccessivi dislivelli. Il suo attuale aspetto è però frutto di interventi a carattere militare compiuti nel secolo scorso: la sistemazione e l’ampliamento del cammino furono realizzati nel 1938-1939 in funzione del complesso di fortificazioni italiane del Vallo Alpino Occidentale.

Da qui la sua denominazione come ”ex strada militare Limone Monesi”, benché sia oggi la sua natura originaria di arteria destinata agli scambi, tratta di connessione fin da.| Medioevo fra il Mar Ligure le Alpi Marittime, a meglio identificarla col nome di “Alta Via del Sale” in onore della principale mercanzia che tradizionalmente vi veniva trasportata.

Una storica e preziosa via di comunicazione, era questo il suo ruolo, elemento di collegamento e relazione fra popolazioni, culture e mercati, che attraverso queste montagne entravano in contatto, si confrontavano, dando vita a un fitto passaggio da un versante all’altro di materie prìme e prodotti, ma anche di uomini, conoscenze, arti, leggende ecc.

Una funzione nel tempo soppiantata dalla costruzione delle più agevoli carrozzabili dei fondovalle e poi, con la modernità, dalle autostrade e dalle ferrovie con i loro trafori e viadotti. Ma la memoria di questo percorso è rimasta quanto mai viva e radicata nel tessuto locale e il progetto Interreg Alcotra “Stramil2” ne ha tratteggiato una destinazione alternativa, in un’ottica di sviluppo per tutte le vallate toccate.

Gli interventi infrastrutturali                                                                                                                                                                                                                                          La trasformazione dell’antico tracciato militare in percorso fruibile turisticamente ha in primo luogo comportato un importante intervento di riqualificazione infrastrutturale, avviato lo scorso anno, con la manutenzione della carreggiata e il suo consolidamento nei tratti maggiormente esposti, nonché la definizione di tutte le strutture di servizio funzionali alla strada.

interrotti con l’approssimarsi della stagione fredda a causa delle avverse condizioni metereologiche, i lavori che, a seguito del completamento delle attività di progettazione, sono stati realizzati nel corso dell’ultima estate, hanno riguardato in particolare Ie opere di consolidamento del muro di contenimento della strada. Questa azione costruttiva è stata portata a termine già nei mesi passati e, quando l’area risulterà sgombra dagli accumuli delle abbondanti nevicate invernali, essa potrà essere completata attraverso un’u’ltima fase di lavoro, necessaria per realizzare rivestimenti in pietra.

Inoltre, nel corso di un sopralluogo resosi necessario nel 2017 per verificare ‘le condizioni deila strada a seguito dell’alluvione del novembre 2016, pur riscontrando come l’evento non avesse compromesso la fattibilità degli interventi previsti, è stata riscontrata l’esigenza di ridefinire il punto di localizzazione previsto per Io chalet di ingresso al tracciato da Monesi di Triora.

Analogamente, a seguito di una richiesta in ta‘l senso del Comune di Limone Piemonte, uno spostamento ha riguardato anche il sito destinato ad accogliere il secondo chalet in legno, quello d’accesso dal lato

piemontese, intervento per cui L’Unione Montana Alta Valle Tanaro è in attesa dell’autorizzazione della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Torino.

Anche in questo caso, Ia previsione di avvio delle due edificazioni é presumibilmente prevista per la seconda metà del mese di giugno, quando a rifinitura dei due chalet saranno attuati anche gli allacciamenti e l’impiantistica connessa.

Le azioni di sviluppo strategico                                                                                                                                                                                                                                                         Una nuova e importante prospettiva di vitalità dell’area in termini turistici ed escursionistici è stata messa in atto rendendo la “Alta Via del Sale” percorribile in sicurezza dagli amanti del trekking o della mountain bike, ma anche dagli appassionati di motociclismo e del fuoristrada. Quella che un tempo era una via di comunicazione oggi rinasce quindi come ”via da comunicare” insieme alle sue valenze dal punto di vista storico, sociale, economico, turistico, ambientale, divenendo una risorsa da far conoscere e da promuovere a seguito dell’opera di recupero funzionale e strutturale che ne ha mutato Ia destinazione primigenia…

Nasce su questo presupposto lo sviluppo del progetto Interreg Alcotra “Stramil2”, azione che implementa e completa il precedente piano di interventi: se nella prima fase le esigenze comunicative risiedevano essenzialmente nelle necessità informativa ed educativa finalizzate alla condivisione del programma intrapreso, il nuovo livello di operatività mira espressamente alla costruzione e veicolazione di un ben definito prodotto turistico organizzato.

A fondamento di tale obiettivo risiede la collocazione della strada in una dimensione identitaria che esprima i valori dei luoghi che attraversa e delle relative comunità. In altri termini, perché questa strada possa essere conosciuta oltre il proprio perimetro, deve innanzitutto riconoscersi in essa il territorio che la ospita, considerandolo elemento di un patrimonio comune e condiviso. In tale direzione vanno le iniziative di comunicazione interna che hanno accompagnato i diversi passi progettuali fin qui compiuti.

Analogamente, le attività di comunicazione esterna hanno innanzitutto riguardato la cosiddetta ”area istituzionale” rivolta ai comuni attraversati dalla strada e agli enti di area vasta coinvolti, nonché una serie di azioni di ”informazione e sensibilizzazione” indirizzate ai diversi operatori del territorio coinvolgibili dalle attività del progetto e agli stakeholder da sensibilizzare.

La definizione degli itinerari                                                                                                                                                                                                                                    Fulcro della nuova fase progettuale è l’attività più tipicamente promozionale, quella rivolta cioè ai potenziali turisti nell’ottica di proporre loro il già citato prodotto turistico, ma è la strutturazione stessa del ”pacchetto” attorno cui sviluppare tale attività a rappresentare di per sé il fattore attrattivo determinante.

In tal senso si è pertanto lavorato alla definizione di otto itinerari tematici e turistici, connessi fisicamente funzionalmente alla ex strada militare e capaci innanzitutto di aumentare l’attrattività complessiva del suo territorio ampiamente inteso. Inoltre, essi rispondono alla volontà di convogliare, con diverse modalità di fruizione (veicoli motorizzati, mountain bike, escursionismo), i flussi turistici verso in centri e le aree raggiungibili dall’asse della strada, anche nella prospettiva di fornire un impulso all’imprenditorialità Ioca‘le.

In particolare, le località dei versanti italiani coinvolte dagli itinerari sono Briga Alta, Ormea, Garessio, Priola, Limone Piemonte, Triora, Pigna, Mendatica, a cui si aggiungono Tende e La Brigue in Francia, e i percorsi che li caratterizzano, suddivisi in base alle modalità di fruizione, sono:

Percorsi per veicoli motorizzati:

1. La Via off road dalle Cime ai Borghi: Monesi-La Brigue-Colle di Tenda-Limone Piemonte. Percorsi per moun tain bike.                                                                                        2. La Via dei Forti: da Limone Piemonte alla Certosa di Pesio                                                                                                                                                                                                    3. La Ciclovia del Tanaro: da Pievetta al Ponte di Nava                                                                                                                                                                                                                4. La via del Redentore: circuito ciclabile sul Monte Saccarello                                                                                                                                                                                                  5. La via ciclabile: dalle cime ai borghi Escursionismo                                                                                                                                                                                                                  6. L’Alta Via dei contrabbandieri: dalla Val Tanaro alla Valle Roya                                                                                                                                                                                        7. Tour dal Saccarello al Marguareis                                                                                                                                                                                                                                            8. La via lungo il confine: itinerario di scoperta tra Italia e Francia

Si tratta di otto itinerari equamente distribuiti fra le vallate coinvolte e capaci sia di mettere in relazione tra loro punti di interesse di tipo differente ma geograficamente affini, creando così proposte di visita

integrate, sia di articolarsi attorno a elementi tematici caratterizzanti che possano connettere le località attraverso i diversi versanti.

ll tutto partendo dalla necessità di indirizzare i flussi di visita laddove vi siano strutture e infrastrutture ricettive e d’accoglienza idonee a soddisfare la domanda, ampliando quanto più possibile il raggio di fruizione dei diversi pubblici. A tal fine risulta prezioso il diretto coinvolgimento del sistema imprenditoriale locale nella strutturazione dell’offerta, in modo da generare ricadute economiche positive per gli operatori e dare loro un ruolo attivo nell’azione promozionale.

Ciascuno degli otto itinerari, di cui la ”Alta Via del Sale” rappresenta quindi l’asse portante, nasce da un’impostazione comune e con uno sviluppo a raggiera dei tracciati, pensati per integrare Ie diverse vocazioni delle zone coinvolte, valorizzandone il patrimonio naturalistico, storico e culturale. Il loro tempo di percorrenza contempla l’esigenza di almeno una notte da trascorrere in loco, mentre per la stagionalità si è badato a una copertura ampia anche nei periodi primaverili e autunnali.

Ciascun itinerario è caratterizzato da specifiche schede informative declinate sui diversi mezzi informativi e riportanti, insieme alla denominazione dell’itinerario, alla descrizione del percorso e alla tipologia di fruizione principale, anche Io sviluppo geografico e area interessata con i relativi punti di interesse ( POI Point of Interest) presenti lungo i tracciati, nonché gli operatori economici presenti e coinvolti e per ciascuno dei quali sono indicati la tipologia di attività, i dati identificativi, la collocazione, i contatti.

Gli strumenti di comunicazione                                                                                                                                                                                                                                                     Propedeutica alla realizzazione degli strumenti di comunicazione della ”Alta Via del Sale” e del correlato prodotto turistico oltre all’individuazìone del nome con l’inserimento della parola ”alta” quale elemento

distintivo rispetto ad altri percorsi con analoga denominazione = è stata la creazione di un’identità grafica caratterizzante, a partire dal logo che d’ora in poi identificherà Ia strada e Ie attività turistiche connesse.

L’ideazione del logo e di tutta una linea grafica coordinata ad esso ispirata è pertanto finalizzata a ”vestire” una serie di prodotti a carattere informativo e promozionale a supporto del turista, così come tutti gli strumenti di tipo digitale e gli interventi più strettamente connessi alla realizzazione di campagne di comunicazione nazionali e internazionali, supportate anche da educational per giornalisti e blogger.

Nello specifico, per far conoscere il territorio e gli itinerari l’attività di comunicazione si sta concentrando sulla produzione di un sito web, di un’applicazione mobile, di una pubblicazione riguardante il territorio, di video in diverse versioni, di una brochure o guida turistica e di una serie di mappe, mentre è prevista la creazione di una campagna di comunicazione social internazionale.

Strumenti pensati per poter soddisfare le necessità di pubblici differenti, con una serie di proposte che oltre agli appassionati dell’offroad e del mototurismo, possano offrire soluzioni ai cicloturisti dotati di mountain bike come di e-bike, oppure agli appassionati di escursionismo siano essi degli esperti come famiglie con bambini al seguito.

 

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