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25 aprile, Sanremo ricorda il sacrificio in nome della libertà

25 aprile 2018 | 11:13
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25 aprile, Sanremo ricorda il sacrificio in nome della libertà
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25 aprile, Sanremo ricorda il sacrificio in nome della libertà
25 aprile, Sanremo ricorda il sacrificio in nome della libertà

Oltre alle autorità politiche e militari, presenti gli iscritti all’Anpi e tanti cittadini, anche giovani

Sanremo. Le istituzioni e la Sanremo antifascista sono scese in strada questa mattina per celebrare il 25 aprile, giorno della Liberazione. Oltre alle autorità politiche e militari, presenti gli iscritti all’Associazione nazionale partigiani d’Italia e tanti cittadini, anche giovani.

C’erano la vice-sindaco Costanza Pireri,  l’assessore Mario Menozzi e i consiglieri comunali Giovanna Negro, Mario Robaldo, Robert Von Hackwitz e Fabio Ormea, quindi i rappresentanti delle associazioni dei combattenti, in particolare Amelia Narciso dell’Anpi, e tante forze dell’ordine: il presidente del tribunale Eduardo Bracco, il pm Grazia Pradella, il commissario di polizia Maurizio Stefanizzi e il tenente dei carabinieri Mario Boccucci.

Accompagnati dal corpo bandistico locale, tutti si sono così ritrovati e uniti in un lungo corteo che partito da piazza Colombo ha attraversato le vie del centro per giungere prima al monumento ai caduti di via Roma e poi a quelli del partigiano e ai martiri di Cefalonia nella zona portuale.

Dopo la deposizione delle corone d’alloro, ai giardini di Pian di Nave, dedicati al partigiano e deputato Gino Napolitano, è stato onorato il sacrificio dei combattenti per la libertà con interventi istituzionali e la lettura della “Preghiera per la pace” e la “Preghiera del ribelle” che è stata interpretata da Franco D’Imporzano.

L’orazione ufficiale è stata letta da Ersilia Ferrante, avvocato da sempre impegnato in attività di promozione culturale e sociale, che oltre a ricordare la lotta di milioni di uomini e di donne in nome della democrazia e della Costituzione, ha sottolineato l’importanza della ricorrenza anche per le generazioni future.

E ad ascoltarla, molti ragazzi delle scuole cittadine. In particolare, la pronipote del partigiano Vittò, Elisa, studentessa della media “Dante Alighieri” e un gruppo di alunni dell’istituto superiore “Guglielmo Marconi” che hanno portato la loro testimonianza sulla Resistenza, sui valori dell’Italia e la storia della nostra Nazione.