Violenza

Ventimiglia, soccorrono giovane eritreo massacrato di botte sul greto del Roja: carabinieri presi a sassate da migranti

La situazione nell'accampamento abusivo è sempre più "calda"

Migranti sotto la neve

Ventimiglia. Intorno alle 22 di ieri, il battaglione dei carabinieri in servizio alle Gianchette è stato aggredito da una decina di stranieri sul greto del fiume Roja. I militari erano intervenuti in soccorso di un giovane eritreo, massacrato di botte perché accusato di aver rubato un telefono cellulare ad altri migranti. Per tutta risposta, alla vista delle divise, gli aggressori hanno iniziato a lanciare sassi verso i carabinieri, sembrerebbe senza causare feriti. In supporto dei colleghi sono intervenuti polizia e reparto anticrimine del commissariato della città di confine.

Per ricostruire quanto accaduto, gli agenti si sono serviti di un interprete di lingua araba dell’associazione Intersos. Sembra che il giovane straniero aggredito, un eritreo 31enne, sia entrato all’interno di una tenda che ospita stranieri di un’altra nazionalità e abbia rubato un cellulare. Da questo fatto sarebbe partita una spedizione punitiva: ormai una routine in casi analoghi.

Il 31enne, che ha riportato diversi traumi tra cui una grave ferita al collo, è stato accompagnato all’ospedale per essere medicato.

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