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“Sanremo senza Festival è come un cielo senza stelle”, la kermesse secondo R24Young

Calato il sipario, è arrivato il momento di tirare le somme su #Sanremo2018

riviera24-baglioni, hunziker festival biancheri

Sanremo. Siamo giunti alla fine di questa (lunga) settimana: ieri sera è calato il sipario sul palco dell’Ariston, ed è quindi arrivato il momento di tirare le somme su questa 68^edizione del Festival del canzone italiana.

Dopo diversi anni possiamo finalmente dire che la musica è tornata ad essere la vera protagonista grazie alle “riforme” messe in atto dal direttore artistico Claudio Baglioni, come l’eliminazione “dell’eliminazione” e della serata dedicata alla cover. La kermesse canora è passata da essere una rigida competizione ad essere una grande festa dove l’obiettivo principale è solo uno: fare musica.
Ma si sa, non solo le canzoni sono sotto i riflettori, ciò che interessa il pubblico sono i look, gli ospiti e i gossip che girano intorno alla manifestazione canora.

Look. Gli outfit sfoggiati dai protagonisti durante le cinque serate festivaliere sono passati sotto il rigido giudizio di esperti del settore come Enzo Miccio e Giovanni Ciacci: tra i promossi troviamo gli abiti indossati da Michelle Hunziker, vestita rigorosamente da stilisti italiani come Armani, Alberta Ferretti, Trussardi e Moschino, quelli indossati da Ornella Vanoni e Nina Zilli, che si è presentata sul palco vestita Vivienne Westwood Couture.

I completi indossati da Claudio Baglioni, firmato Ermanno Scervino, e quelli indossati da Pierfrancesco Favino hanno diviso l’opinione dei critici: spietatissimo il parere di Miccio “Non so se scegliere Baglioni o Favino come Top Cake per la torta dei miei matrimoni…. e se li mettessi insieme?” ha twittato durante la quarta serata del Festival. Bocciati anche gli abiti scelti dalla cantante Noemi, criticata per la scollatura un po’ troppo profonda sfoggiata durante la terza serata.

Ospiti. Siamo d’accordo: salire sul palcoscenico del Festival incute timore ad ogni grande artista. Intrattenere più di dieci milioni di spettatori non è un’opera semplice, ed infatti c’è chi ci riesce e chi no. Tra i grandi ospiti più amati di questa 68^edizione troviamo senza alcun ombra di dubbio il grande Fiorello, che è riuscito nell’impresa più ardua: l’apertura della prima serata. Sting e James Taylor hanno portato una ventata d’internazionalità e il trio Pausini-Mannoia-Nek è stato all’altezza della serata conclusiva.
Gianni Morandi si è rivelato invece una grande delusione: la sua comparsa sul palco dell’Ariston durante la prima serata è stata marginale, di certo non ai livelli a cui ci ha abituato l’artista.

Canzoni. Le vere protagoniste del Festival: tra le nostre preferite “Passame er sale” di Luca Barbarossa, “Una vita in vacanza” dello Stato sociale, “Imparare ad Amarsi” di Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico e la più commentata di quest’edizione “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro.

Una breve ma intensa competizione durata cinque giorni, coronata da momenti di intrattenimento, cultura, nostalgia e promozione turistica. Tanti lo criticano, tanti lo amano, tanti non ammettono di seguirlo, ma Il Festival è il bastone portante della città, capace di rendere qualsiasi abitante della Riviera fiero, capace di far diventare Sanremo il vero e proprio “Ombelico del mondo”. Non ci resta che aspettare la prossima edizione del 2019 auspicando che le edizioni a venire siano di anno in anno una più bella dell’altra. Sanremo senza Festival è come un cielo senza stelle.

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