La commemorazione

Partigiani uccisi ai giardini del Castello Devachan, una cerimonia per ricordare l’evento

Domani giornata per ricordare i Caduti di Villa Junia

PARTIGIANI

Sanremo. All’alba del 5 marzo 1945 vennero fucilati, senza alcun processo, nei giardini del Castello: Francesco Foca (Bà), Francesco Bergonzo (Italo), Renato Dardanelli (Lucia), Carmelo Genova (Radio), Luigi Anfossi (Lio)
Enrico Poggi (Sparviero), Antonio Palmissano (Burba), Guido Bendinelli (Toscano)
Francesco Lanteri (Cecò), Emilio Cesarone (Anguilla), Secondo Lanteri (Carlo)
Luigi Ricagno (Alba), Beniamino Miliani (Miliano) e Riccardo Scarpari (Foca).

Un episodio che sarà ricordato domenica 25 febbraio, alle 9.30, dalla sezione ANPI “G. Cristiano Pesavento”. Dalle informazioni estorte a due prigionieri catturati durante il rastrellamento dell’11 febbraio 1945, reparti di tedeschi e fascisti erano tornati nella zona di Beusi, sopra Taggia, dove c’era un casone in cui il comando partigiano si riuniva, e il 18 febbraio sorpresero gran parte dei garibaldini del III battaglione “Queirolo”: i bersaglieri fascisti catturarono Miliani, Ricagno, Dardanelli, Palmisano e Bergonzo; i tedeschi catturarono Lanteri Secondo, Lanteri Francesco, Genova, Cesarone, Foca, Poggi, Anfossi, Scarpari e Bendinelli.

Imprigionati e duramente torturati, senza aver subito alcun processo, essi vennero passati per le armi nei giardini del Castello Devachan, sede delle SS: anche i due che pensavano di salvarsi avendo fatto la spia, vennero fucilati ugualmente e finirono nella fossa comune insieme ai partigiani. I loro corpi vennero portati poi con il camion della spazzatura al cimitero ed infine riconsegnati ai famigliari.

Domani alle 9,30, la stessa sezione ANPI “G. Cristiano Pesavento” commemorerà i Caduti di Villa Junia davanti alla lapide posta sul lato di corso Inglesi. Ci si recherà poi oltre il torrente, verso il luogo dove fu eseguita la fucilazione dei partigiani.

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