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La casa e lo spazio dell’abitare

Le nostre case sono elemento inseparabile della nostra personalità, sono il luogo attraverso il quale la persona si definisce e si dà dei confini

Paolo Tonelli

Costruire vuol dire creare uno spazio vuoto abitabile, così mentre l’esterno costruito è pubblico, comune, condiviso da più persone, l’interno è celato, intimo, profondo nel suo significato legato alla rinascita.

Secondo lo Zen è infatti il vuoto all’interno del vaso ad essere utilizzato e ad esprimere la vera ragione di essere.

Nel tempo la concezione legata alla separazione degli spazi del Seicento ha lasciato il passo ad una visione differente, data dai diversi stili di vita e dalle abitudini dove la molteplicità delle culture regala alla casa una libertà espressiva aperta nella sua organizzazione interna.

La lettura degli spazi li interpreta più grandi e in commistione, la cucina si ribella alla negazione del novecento per esprimere e coinvolgere un diverso approccio conviviale con il living, il bagno perde la valenza di luogo di “servizio” per trasformarsi nell’ambiente dove prendersi cura del corpo, del benessere psicofisico e dove l’attenzione al dettaglio si evidenzia nella ricerca di finiture, materiali e accessori.

Gli spazi verdi diventano centro della casa, le terrazze e i balconi arredati sono al centro della convivialità e spesso interagiscono con l’interno in un gioco complementare con l’esterno.

E’ in questa ottica che la casa riprende il suo naturale “centro” nella quotidianità di ognuno di noi. L’uomo ha bisogno di un universo dove collocare un “centro”, un punto fisso della propria esistenza e la casa è il punto centrale di cui riconosciamo il valore assoluto in una sorta di luogo intermedio tra mondo esterno ed interno.

Le nostre case sono elemento inseparabile della nostra personalità, sono il luogo attraverso il quale la persona si definisce e si dà dei confini; ponendosi come “spazio vissuto” rappresenta il conosciuto in contrapposizione all’ignoto.

Diviene sicurezza spaziale, il centro di ognuno di noi. La casa rappresenta le nostre radici più intime da quando nasciamo, è il luogo carico di significati simbolici dove viviamo gran parte del nostro tempo, è spazio vitale che ci identifica e rappresenta.

Pensiamo solo alla scelta della casa, che può avere passato e tradizione oppure essere progettata ed edificata ex novo in ogni particolare, o la scelta dettata dallo stile di vita: avventuroso e quindi propenso al cambiamento scegliendo una soluzione in affitto o se si prediligono scelte permanenti pianificandone l’acquisto.

Sono scelte determinate dall’indole di ognuno di noi: tradizionalista, che ama la storia e il passato dell’abitazione quasi percepibile nei suoi dettagli e nelle atmosfere oppure più moderno, con l’idea di una casa espressione materiale dove trasferire le proprie idee e filosofie abitative.

La casa è espressione di noi stessi, del nostro pensiero, può essere legata a stili differenti con il comune denominatore della centralità della stessa come punto assoluto, è memoria e tradizione, innovazione. La casa è parte di noi in tutto e per tutto, amiamo la nostra casa ed ameremo noi stessi.

Paolo Tonelli

www.paolotonellidesign.com

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