L'incontro

Ventimiglia, Mario Corradi chiude la programmazione 2017 dell’Associazione Giuseppe Biancheri

Venerdì 29 dicembre alle 18,15 presso il salone del Dopolavoro Ferroviario

Sergio Scibilia

Ventimiglia. Chiude la programmazione dell’anno 2017 dell’Associazione Giuseppe Biancheri (AGB) con un incontro sul turismo in bici. Il protagonista è Mario Corradi di Ventimiglia, appassionato di fotografie e di bici.

Venerdì 29 dicembre alle 18,15 presso il salone del Dopolavoro Ferroviario a Ventimiglia, in piazza Cesare Battisti, Corradi attraverso le sue immagini racconterà viaggi (lenti) che lo hanno portato su tre percorsi diversi in giro per l’Italia e l’Europa.

Nel primo racconto si ripercorre il viaggio da Ventimiglia a Roma, 750 km in sella, in solitario, attraverso la via Aurelia e le colline toscane lungo la via Appia, anticipando il progetto nazionale della “Ciclovia Tirrenica “ già ricordata recentemente al Forte della Annunziata dalla FIAB.

Secondo percorso da Saint Jean Pied de Port ( versante francese dei Pirenei ) a Santiago de Compostela in Spagna, seguendo la freccia gialla con la “ Conchiglia ” per poi prolungare il pellegrinaggio fino raggiungere il “Cippo del Kilometro zero “ nel promontorio sull’Oceano Atlantico del nord-ovest della Galizia la città di Finisterre, luogo creduto un tempo li limite dei luoghi conosciuti , un punto mitico e simbolico.

Ultimo racconto dal Colle del Gran San Bernardo ( Svizzera ) a Roma sullo storico tracciato della via Francigena, lungo circa 1.000 km, attraverso Alpi, Appennini e pianure, vivendo lo spazio in modo molto intenso e forte. “Ringraziamo Mario Corradi – dichiara Sergio Scibilia, presidente AGB – per darci questa opportunità di una nuova esperienza, attraverso le bellezze dei paesaggi fotografie raccontati in sella ad una bici, con percorsi unici, itinerari culturali e spirituali, giorno per giorno”.

Un’occasione per parlare di un settore, quello del cicloturismo, e più in generale del turismo lento, da sempre di interesse della AGB. Dobbiamo sviluppare e proporre maggiormente i nostri itinerari ciclabili ,- conclude Scibilia- per far conoscere i rispettivi territori, inserendoli nel mercato del cicloturismo, mixandoli con le insfrattutture ferroviare e le ferrovie storiche del nostro Paese”. 

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