Risposta "pepata"

Vallecrosia, la replica del consigliere Perri all’assessore Paolino: “Si arrampica sugli specchi”

Smantellamento cantiere "fantasma" nel centro storico: "Ecco le prove del nostro interessamento"

Vallecrosia. “Prima di scrivere e dichiarare falsità, si informi concretamente facendosi dare gli atti e non facendo chiacchere inutili e sterili”, queste dichiarazioni dell’assessore Emidio Paolino, in merito allo smantellamento del cantiere “fantasma” di A.r.t.e. nel centro storico, hanno lasciato basito il consigliere di opposizione, nonché candidato sindaco alle comunali del 2018, Fabio Perri, che ha voluto replicare.  “Mi chiedo, leggendo le sue dichiarazioni”, esordisce Fabio Perri, “Come mai l’assessore Paolino si scalda così tanto????? Questi amministratori continuano ad arrampicarsi sugli specchi… Come fa a dichiarare che non mi sono mai interessato alla questione e che non ho fatto nulla di quanto da me dichiarato in merito alla situazione del progetto e lavori del cantiere A.r.t.e. nel centro storico? L’assessore Paolino prima di dichiarare falsità dovrebbe informarsi con precisione, in quanto sono gli atti a parlare: il nostro gruppo consigliare, infatti, molto tempo prima e in data 22 settembre 2016 per mezzo di raccomandata A/R, che alleghiamo, ha richiesto un incontro all’A.r.t.e. di Imperia, al fine di comprendere lo stato dei lavori, il proseguo del progetto, i costi e le tempistiche”.

raccomandata vallecrosia viva

“Il 14 ottobre 2016 alle 9,30“, precisa Perri, “Siamo stati ricevuti ad Imperia dall’amministratore delegato e dai funzionari dirigenti di competenza. Discutendo in maniera molto approfondita si è giunti, dopo due ore di colloquio, a comprendere le cause del ritardo e della modifica del progetto che vedeva la rinuncia a due unità immobiliari a fronte del maggior costo sostenuto e non preventivabile, se non durante i lavori, per il consolidamento del terreno”.

“Altresì“, continua Perri, “E’ giusto ricordare all’assessore Paolino tutte le sollecitazioni da noi fatte sia a mezzo stampa, ed i giornalisti ne hanno la testimonianza, sia nelle commissioni e consigli comunali dove i verbali e le registrazioni lo testimoniano.
Pertanto invito l’assessore Paolino a non continuare a dare risposte di pancia, ma a ragionare”.

“Paolino si chiede “perché io non abbia risolto la problematica durante il mio mandato di assessore?” gli rispondo con due motivazioni semplici”, aggiunge Perri, “La prima è che non si trattava di una delega a me attribuita, e la seconda, consequenziale alla prima, è che nella nostra maggioranza e giunta vigeva il rispetto dei ruoli e pertanto ogni assessore con attenzione e dedizione si occupava della sua delega e non come l’assessore Paolino che si occupa di tutto anche facente funzione da sindaco: se lo vuole fare, che si faccia eleggere dai cittadini”.

“Siamo inoltre”, ricorda Fabio Perri, “In uno stato dove la Costituzione Italiana, all’ art. 21, sancisce la libertà di parola, pertanto, di certo, anche per il ruolo che mi trovo a ricoprire in consiglio comunale, è lui a non potermi vietare di dire ed esprimere ciò che penso alla maggioranza, sempre e comunque nell’interesse degli abitanti del centro storico, in questo caso, e della città intera di Vallecrosia”.

“Se sarò sindaco”, conclude Fabio Perri, “Lo decideranno i cittadini, ma sicuramente amministrerò in maniera diversa da come avete fatto voi per cinque anni portando la città ed i cittadini a non credere più che veramente si può fare qualcosa di concreto a Vallecrosia”.

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