L'intervento

Imperia, ex operai Tradeco e la “mazzata” delle spese legali da pagare

Piera Poillucci (FI): "Per una spesa di 170 mila euro se n'è fatta una di un milione"

piera poillucci

Imperia. La querelle su Tfr e tredicesime che i lavoratori ex Tradeco e le spese sostenute dagli avvocati è stata ampiamente discussa ieri sera in consiglio comunale. Piera Poillucci, capogruppo di Forza Italia, entrando nel merito della vicenda spiega esattamente lo stato dell’arte.  “Il capitale (somma delle ultime buste paga – luglio 2015) è circa euro 170 mila, ciò che il Comune paga allo studio legale Sciortino, che ha rappresentato i lavoratori, è di euro 370 mila, ciò che il Comune paga per la propria rappresentanza agli avvocati Monaco e Saviotti nelle plurime vertenze (e che non è andato in votazione ieri sera perché già coperto da altre delibere) è di oltre 400 mila euro”.

Il capogruppo di Forza Italia non esita a sottolineare che “gli avvocati hanno fatto un buon affare, i lavoratori, invece, no. Il ritardo graverà essenzialmente su di loro perché a loro spetterà ciò che il giudice ha determinato nei provvedimenti ormai vecchi. L’avvocato valuterà se fare una causa per danni ed interessi, questi ultimi però al tasso legale sono vicini allo zero. Un unico aspetto che è sfuggito forse ieri sera: la delibera di riconoscimento del debito fuori bilancio – sottolinea Piera Poillucci – è un atto sostanzialmente contabile è dovuto, che copre le somme pignorate dai lavoratori presso Carige. In pratica, serviva riconoscere la legittimità di una spesa già fatta dal comune (ma non pervenuta ai lavoratori). Se i consiglieri non fossero stati obbligati a questo passaggio di legittimazione, neanche dopo due anni e mezzo avrebbero votato”.

Lo stesso consigliere annuncia pure che “le delibere di questo tipo vanno necessariamente alla Corte dei conti: per una spesa di euro 170 mila se ne è fatta una di un milione. E’ evidente il danno erariale”.

Questo l’aspetto contabile. Dal punto di vista del rispetto verso coloro che aspettavano il loro legittimo pagamento per avere lavorato per Imperia, invece, le valutazioni sono di ben altro tipo. “Il Comune, per una presa di posizione assurda del sindaco ma appoggiata da tutta la maggioranza (PD-Socialisti- liste civiche con ex AN – NCD) si è comportato come il peggior debitore incallito che sfugge ai propri creditori con ogni mezzo. I socialisti, poi, partito dei lavoratori, non hanno votato neppure ieri sera. Il tutto è triste e vergognoso”, conclude Piera Poillucci.

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